Venerdì 11 ottobre alle 19 al Teatro Sant’Eulalia si terrà la presentazione della Terza Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, con il coordinatore regionale ANPI Sardegna Antonello Murgia. L’iniziativa, ideata da Rafael de la Rubia, passerà per l’Italia per poi concludersi nel gennaio 2025 a San Josè in Costa Rica.
“La tragedia della Seconda Guerra Mondiale produsse un ripudio della guerra che si concretizzò nella creazione dell’ONU e nella approvazione da parte di questa della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”, spiega Antonello Murgia: “in Italia venne emanata la Costituzione della Repubblica che in modo più dettagliato esprimeva la stessa cultura dei diritti inviolabili per ciascun essere umano. Questa cultura è andata via via smarrendosi, soprattutto in questi ultimi anni nei quali la guerra non solo è tornata ad essere un “normale” mezzo per risolvere le controversie internazionali, ma è stata promossa come dovere “etico” nei confronti di chi è aggredito. Sostanzialmente una riedizione della legge del taglione nella quale la preoccupazione non è quella di proteggere l’aggredito, ma di vendicarlo, di punire l’aggressore alimentando così la guerra e favorendo ulteriori morti e ulteriori distruzioni. La Prima Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza (MMPN) fu promossa nel 2009 dall’associazione internazionale umanista “Mondo Senza Guerre e Senza Violenza” e partì da Wellington in Nuova Zelanda, in occasione della “Giornata internazionale della nonviolenza” che ricorre ogni anno il 2 ottobre, data della nascita del Mahatma Gandhi (1869), ha attraversato tutti i continenti e circa 100 nazioni, Italia compresa, e si è conclusa il 2 gennaio 2010 a Punta de Vacas in Argentina. La Seconda MMPN si è svolta nel 2019-20, sempre a partire dal 2 ottobre, con inizio e termine a Madrid. Il 2 ottobre scorso, a soli 5 anni dalla precedente per via del peggiorare del clima di guerra internazionale, è partita la Terza MMPN da S. Josè del Costarica dove, dopo aver percorso tutti i Continenti, si concluderà il 5 gennaio 2025. Le richieste degli organizzatori della MMPN sono: il disarmo nucleare; il disarmo proporzionale; la rinuncia da parte degli Stati all’uso della guerra come strumento di risoluzione dei conflitti; l’obiezione di coscienza alla guerra come diritto fondamentale; la riforma dell’ONU in senso democratico con l’abolizione del diritto di veto; un pianeta pienamente sostenibile; l’eliminazione della fame in dieci anni; nessuna discriminazione contro gli esseri umani per nessun motivo; l’educazione alla non violenza a tutti i livelli scolastici. Nel mese di novembre la Terza MMPN sarà in Italia e tra le sue tappe ci sarà Cagliari il giorno 23 con una manifestazione organizzata dal Collettivo “Sardegna per la Pace” cui hanno aderito numerose associazioni e che partirà da piazza Garibaldi e arriverà in piazza Yenne.”
Un’ora più tardi (alle 20), invece, microfoni e riflettori accesi per la presentazione del libro “La cura delle radici. Beni comuni, bene comune” (Vita e Pensiero, 2023) con la partecipazione dell’autore Vittorio Pelligra, professore ordinario di Politica economica al Dipartimento di Scienze economiche ed aziendali dell’Università degli Studi di Cagliari, accompagnato dalla giornalista Elsa Pascalis.
Giovedì 24 e venerdì 25 ottobre alle 21 andrà invece in scena lo spettacolo “Memorie dal Reparto n.6” liberamente tratto dall’opera di Anton Cechov, a cura della Compagnia Teatro Nucleo. A più di quarant’anni dalla Legge Basaglia e alla luce dei molti tentativi di revisionare questa legge che segna il superamento dell’istituzione manicomiale italiana, la pièce, che sembra un’ideale prosecuzione della penultima regia di Cora Herrendorf sul tema – “Asylum, il manicomio delle attrici” – dedicata nel 2012 alla poesia e alla vicenda esistenziale di Alda Merini, porta lo spettatore tra le mura di un manicomio, alla ricerca delle verità di quei corpi e di quelle voci da sempre ridotti al silenzio. L’evento è realizzato in occasione del centenario della nascita di Franco Basaglia. L’introduzione e il dibattito, saranno curati da Roberto Loddo e Alessandro Montisci, attivisti ASARP.
Il festival è realizzato grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica istruzione) e Fondazione di Sardegna, in collaborazione con CREI-ACLI, ANPI, ASARP, Comitato Sardo Campagna Banche Armate, Sistema Museale Sant’Eulalia, Movimento Nonviolento Sardegna, The World March, Terre Ritrovate, Università degli Studi di Cagliari.
IL FESTIVAL – Love Sharing è organizzato da Theandric, compagnia di innovazione e sperimentazione nell’ambito del teatro politico. É il primo Festival internazionale dedicato alla cultura della pace e della nonviolenza in cui bambini, giovani e adulti si possono incontrare e condividere le proprie energie per immaginare, progettare e costruire un futuro più sostenibile. La manifestazione è tesa a sensibilizzare e divulgare attraverso l’arte, l’educazione e la formazione, in collaborazione con scuole e università, la cultura della nonviolenza, promuovendo la coesione sociale attraverso il coinvolgimento diretto delle associazioni, gruppi e cittadini nello svolgimento delle attività, a partire dal centro fino ai quartieri più periferici della Città Metropolitana di Cagliari.
L’ORGANIZZAZIONE – Theandric Teatro Nonviolento nasce nel 2001 dall’incontro tra l’attore e regista Gary Brackett e l’attrice, regista e studiosa di filosofia Maria Virginia Siriu. L’esperienza intorno alla quale si concretizza il progetto teatrale è la ricerca condotta dai fondatori sul rinnovamento dei linguaggi artistici in relazione al ruolo sociale del teatro come veicolo capace di canalizzare e divulgare una riflessione critica sull’uomo contemporaneo. L’associazione culturale Theandric svolge fin dalla sua fondazione un’attività di ricerca nell’ambito del teatro “politico”, inteso come teatro totale, un teatro che non ammette frattura tra spazio scenico e sociale ma intende riflettere insieme allo spettatore sui temi più urgenti del vivere contemporaneo e cercare insieme ad esso uno stimolo all’azione che necessariamente non si svolgerà nel momento in cui si vive il rito scenico, ma nella vita quotidiana. Questa ricerca si è focalizzata ben presto sulla nonviolenza come alternativa per la soluzione del conflitto a livello personale, sociale e politico. La nonviolenza è diventata una scelta di vita e il centro del lavoro teatrale, che persegue la sua diffusione e divulgazione attraverso due momenti: gli spettacoli e le manifestazioni culturali e i laboratori nei quali si lavora allo sviluppo della personalità nonviolenta attraverso le tecniche teatrali.
BIGLIETTI E ABBONAMENTI – Il costo dei biglietti per gli spettacoli è di 12 euro (intero), ridotto Carta Giovani a 10 euro. L’ingresso a tutti gli incontri è gratuito. Per informazioni contattare il numero +393395628680. Per informazioni visitare il sito www.lovesharingfestival.it