“L’alleanza fra CCO e Cada Die – spiega Mauro Mou – ha dato vita all’apertura del progetto di Presidio Culturale Permanente dedicato agli ospiti della struttura carceraria di Quartucciu. Con il teatro, la musica rap e le percussioni da più di un anno cerchiamo di costruire insieme ai ragazzi uno spazio speciale e un tempo esclusivo, dove raccontare storie, condividere sogni e speranze per il futuro”. A ospitare le attività e i momenti di spettacolo del festival saranno proprio l’IPM di Quartucciu e gli spazi della Vetreria di Pirri.
Sottolinea ancora Mou: “Transistor è dedicato quest’anno al tema del disagio minorile, con l’intento di stimolare consapevolezza e speranza nel recupero e nel reinserimento sociale di adolescenti e giovani che hanno commesso dei reati. Fin dalla prima edizione obiettivo del festival è stato quello di sensibilizzare la coscienza comune a riflettere su questioni profonde che riguardano i giovani, attraverso l’arte e in particolare il teatro e la musica, perché crediamo che siano un potente strumento di trasformazione sociale, capace di offrire opportunità di cambiamento, di crescita personale e comunitaria. Questo è stato un anno molto importante che ha aperto lo sguardo su un mondo apparentemente lontano ma in realtà vicinissimo, dove la sofferenza, la difficoltà a immaginarsi un futuro e a costruire percorsi alternativi sono temi più che mai emergenziali. Il Festival – prosegue e conclude il direttore artistico – vedrà i ragazzi come veri protagonisti nei momenti di spettacolo, incontro e formazione. Come nelle precedenti edizioni sarà importante la collaborazione con scuole, enti locali, organizzazioni non profit e associazioni culturali, per costruire insieme un percorso di ricerca e supporto delle fragilità emergenti e crescenti nel mondo dei giovani”.
Il festival TRANSISTOR – Nuove generazioni nasce nel 2016, cercando ogni anno di sviluppare un tema legato all’adolescenza, ai valori della cultura, dell’arte, della condivisione, al rispetto dei luoghi, dell’ambiente. E’ pensato come un’opera, una narrazione trasversale, e attraverso punti di vista diversi, anche i più lontani tra loro, costruisce una rete segnata dalla dimensione della scoperta. Nelle precedenti edizioni sono stati affrontati temi come la salute mentale, il cambiamento climatico, le disuguaglianze sociali, stimolando il coinvolgimento, il dibattito e la riflessione di tutti i partecipanti.
IL PROGRAMMA
“Non si può tornare indietro e cambiare l’inizio ma si può iniziare da dove ci si trova e cambiare il finale”, recita l’adagio, significativo, che caratterizza Transistor 2024.
Prima giornata, dunque, venerdì 1 novembre. Si inizia con un appuntamento “inside”: all’Istituto Penale per i Minorenni di Quartucciu, alle 15.30, verrà rappresentato CRONACA DI UNA DETENZIONE SCENICA, con i ragazzi ospiti dell’IPM e i Cuori di Panna Smontata, gruppo della Scuola di Arti Sceniche La Vetreria del Cada Die Teatro. E’ il frutto di un laboratorio teatrale che ha preso vita tra le mura del carcere minorile di Quartucciu e la Scuola Arti Sceniche La Vetreria di Pirri a Cagliari. Il laboratorio, che si è sviluppato come un dialogo continuo tra “dentro” e “fuori”, ha coinvolto giovani detenuti e ragazzi che non appartengono al contesto carcerario, incontrandosi e confrontandosi all’interno dello spazio scenico del teatro, della musica, della scrittura e dell’arte, condividendo un percorso comune. “Cronaca di una Detenzione Scenica – precisa Mauro Mou – rompe le barriere e supera i preconcetti, portando il pubblico a vedere i giovani detenuti non solo come ‘colpevoli’, ma come ragazzi con storie, sogni e desideri. Le parole e i corpi si fanno veicolo di emozioni, di dialoghi e narrazioni intense che sfidano l’idea di reclusione, per restituire l’umanità e la dignità a chi, in quel momento, vive una condizione di marginalità. È una cronaca che si muove sul filo delle emozioni, in cui l’arte del teatro diventa strumento di dialogo, di ascolto e di incontro, abbattendo muri e creando nuovi ponti tra chi è dentro e chi è fuori”.
Sabato 2 è la giornata clou del festival Transistor numero otto, quella aperta agli eventi pubblici. Al Centro d’Arte e Cultura La Vetreria, alle 10.30, viene riproposto in versione “outside” CRONACA DI UNA DETENZIONE SCENICA, con solo i Cuori di Panna Smontata. A seguire si terrà un breve incontro con la compagnia teatrale Puntozero, dell’IPM “Beccaria” di Milano.
Alle 11.30 sarà il momento della conferenza SPRIGIONIAMO L’UTOPIA: OLTRE IL CASTIGO. Proposte Educative e di Comunità nel sistema Penitenziario Minorile. Un momento di confronto e riflessione per provare a immaginare un carcere che non sia un luogo di privazione ma uno spazio di crescita e di rinascita. Un luogo dove i giovani, che hanno commesso errori, trovino non solo la possibilità di riflettere sulle loro azioni ma anche le risorse per rimettersi in cammino con una nuova consapevolezza. “Un luogo senza giudizio – sottolinea ancora Mou – dove ogni ragazzo, indipendentemente dal reato commesso, venga visto non come un ‘colpevole’ irrecuperabile, ma come un giovane con potenzialità da riscoprire, con l’idea che si può cambiare, migliorare e tornare a essere una parte positiva della società”. Si parlerà di tutto questo con Maria Gabriella Serra, Funzionario della professionalità pedagogica del Centro Giustizia Minorile per la Sardegna; Barbara Cadeddu, esperta di sviluppo urbano e innovazione sociale, con l’intervento “È possibile superare la visione custodialista alla base del modello carcerario dominante? Riflessioni, spunti e utopie realizzabili attraverso i progetti sull’Istituto Minorile di Quartucciu”; Gianni Loy, Garante dei diritti dei detenuti della Città Metropolitana di Cagliari, che si soffermerà sulle “Problematiche generali dei detenuti”; Elena Argiolas, dell’Associazione Antigone, che rifletterà sui “Dati generali sugli IPM in Sardegna e in Italia”, con un focus sulla situazione attuale del trattamento dei detenuti minori; Annina Sardara, esperta in programmi di giustizia riparativa e formatore; Ugo Bressanello, della Fondazione Domus de Luna, che affronterà il tema “Cosa succede dopo il carcere”.
Dalle 10 sarà visitabile SPRIGIONIAMO L’UTOPIA, una installazione/laboratorio a cura di Francesca Pani, con la collaborazione di Barbara Cadeddu, realizzata dagli studenti delLiceo Scientifico Pacinotti di Cagliari. Attraverso un laboratorio di architettura (e di umanità), un modo per riflettere sulle strutture detentive come luoghi fisici e non solo.
Nelle note di presentazione è scritto:”Il carcere è una città invisibile nascosta dietro spesse mura; dentro o fuori dalla città, possibilmente lontano dagli occhi di tutti. Ma è sufficiente entrare una sola volta per vedere i muri che la circondano iniziare a sgretolarsi. L’umanità che si trova al suo interno è così spiazzante e allo stesso tempo così normale che dopo averla conosciuta non è più possibile fare a meno di vederla. I muri del carcere, fatti di mattoni, cemento, ma anche di paura, pregiudizio e indifferenza, iniziano a farsi trasparenti, leggeri”.
Terminata la sessione mattutina del festival, si riprenderà alle 18 con PORTAMI LÀ FUORI. Laboratorio di teatro e rap negli istituti penali per minorenni. Una prova pratica a cura di CCO – Crisi Come Opportunità, con i suoi formatori, che lavorano in 7 Istituti Penali per i Minorenni sul territorio nazionale, la compagnia teatrale Puntozero (IPM “Beccaria” di Milano) e i cantanti e musicisti che saranno protagonisti del concerto successivo che chiuderà la serata.
Prima, alle 20, Incursioni dei clown poliziotti, una “manganellata” di risate con Pasquale Imperiale e Vincenzo De Rosa (Teatro del Sottosuolo), e alle 20.30 gran finale dove a farla da padrona sarà soprattutto la musica rap: nel concerto “outside” CASTIGO SHOWCASE sul palco nella Corte della Vetreria di Pirri saliranno Verena, Dinastia, Dr. Drer & CRC posse, Zù Luciano, Willy Valanga, 1989, Kento, Lucariello.
Domenica 3 novembre l’ottava edizione di TRANSISTOR – Nuove Generazioni si chiuderà con un altro appuntamento “inside” nell’Istituto Penale per i Minorenni di Quartucciu: alle 10.30, per gli ospiti della struttura carceraria gli stessi cantanti e musicisti della sera precedente si esibiranno nel concerto CASTIGO SHOWCASE.
Il festival Transistor è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Sardegna (Assessorato alla Cultura), del Comune di Cagliari, della Municipalità di Pirri e la collaborazione della Fondazione Domus de Luna e della Fondazione Alta Mane Italia.
INFO E PRENOTAZIONI
Tel. 328 2552271 – 070 5688072
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