Ma cos’è ‘’la bellezza’’? ‘’L’impossibilità di determinare una volta per tutte il significato del bello emerge anche dal punto di vista storico. Ogni epoca, infatti, ha espresso una visione propria della bellezza, come emerge, con particolare riferimento alla figura femminile, non solo a livello diacronico dallo sviluppo delle forme storico-artistiche ma anche in termini sincronici all’interno di una stessa epoca in relazione a contesti geografici e culturali diversi ‘’ ci spiega Giuseppe di Giacomo nell’esplorazione della parola ‘’bellezza’’ nelle enciclopedia Treccani. Definire un concetto di bellezza universale non è possibile, e menomale.
I criteri che tracciano gli ideali di bellezza cambiano di continuo, si evolvono nel tempo, differiscono a seconda della cultura, dei continenti, dei paesi. E a dettare la grammatica della bellezza se un tempo erano i pittori ora lo fanno in larga parte gli stilisti. La moda ha un ruolo molto importante oggi e tutto e in continua evoluzione: rapida, veloce, inafferrabile. La moda non solo influenza il modo di vestirsi, ma anche il modo di truccarci ed esaltare i propri connotati.
Negli anni 90 sopracciglia fini, ora grosse e spettinate. Ma torniamo indietro nel tempo: nell’antica Grecia il volto perfetto era quello che se diviso idealmente in tre parti dava luogo a porzioni della stessa misura. La Venere di Milo ci racconta cosa era la bellezza del corpo per i Greci: forme morbide e curve pronunciate. Nell’antico Egitto la bellezza esteriore era fortemente legata a quella spirituale. Valori importanti sia sulla terra che sull’aldilà. Oggi, grazie alla testimonianza del medico sardo di chirurgia estetica, la Dottoressa Clara Melis, scopriamo i desideri delle donne. Scopriamo come, sia medico che paziente, si relazionino al mondo della medicina estetica.. Un universo moderno capace di esaudire tanti de
Buongiorno Dottoressa, da cosa nasce l’esigenza di migliorare i propri connotati?
L’esigenza di migliorare i connotati nella maggior parte dei casi nasce dal non riconoscersi più, molte pazienti vengono da me raccontando storie di traumi, lutti, perdite, divorzi, eccessivo lavoro, stress e carico familiare che fanno si che la donna non si prenda più cura di sé. In Sardegna abbiamo un’attenzione più per la qualità della pelle, dell’aspetto fresco e rilassato rispetto al desiderio di uno zigomo più alto o di labbra più rimpolpate.
Quanto voi medici dovete aiutare il paziente a misurare i ritocchi?
Dobbiamo aiutare ed educare i pazienti prima di tutto alla qualità della pelle, a tenerla idratata, a proteggerla dal sole, spesso le richieste vanno oltre il buon gusto estetico, li un medico onesto e con forte etica professionale deve dare uno stop e rifiutarsi di fare il trattamento nell’interesse della paziente. Per non creare danni al paziente ma anche nel proprio interesse se vuole dare una buona immagine del proprio operato (le pazienti sono il nostro biglietto da visita).
Per lei cosa vuol dire non esagerare?
Per me non esagerare significa rispettare le proporzioni con eleganza e la fisionomia anatomica dei distretti trattati affinché non ci siano alterazioni ma soprattutto tener conto dell’impatto psicologico di un eventuale paziente che si approccia per la prima volta a questo mondo. La medicina estetica è un percorso non una botta e via.
Quando fermarsi?
Bisogna fermarsi in situazioni di: Overfilling (eccessivo riempimento). Quando la paziente è perennemente insoddisfatta. Quando le aspettative sono troppo alte e irrealistiche. Quando la paziente non ha fiducia nel medico.
Solo la giovinezza porta con sé la bellezza?
La bellezza è tale a 20/30/70 anni, ho pazienti splendide di 60/70 anni che continuano a prendersi cura di sé, i loro volti e le loro rughe raccontano il loro vissuto, le loro emozioni e per nessun motivo vogliono cancellarle. Prendersi cura di sé è un conto, pretendere di avere sempre il viso di una ventenne un altro.
Quali sono i ritocchi più richiesti?
I ritocchi più richiesti sono la biorivitalizzazione, il filler labbra, il Morpheus 8, i trattamenti per la cellulite e il laser per i capillari (chi non ha un po’ di ritenzione idrica?).
Vengono nel tuo studio anche uomini?
Sì, vengono anche gli uomini ma in una percentuale molto ridotta, purtroppo c’è ancora la convinzione che sia poco virile prendersi cura di sé.
Da che età iniziare?
Non esiste un’età giusta o prestabilita, sappiamo solo che a partire dai 25 anni andiamo incontro a una perdita annuale fisiologica di collagene e acido ialuronico per cui sarebbe bene iniziare a fare prevenzione. Siamo fortunate, abbiamo tantissime armi e conoscenze.
Cosa non dimenticare?
Non dimenticare mai: La skincare con detersione e protezione solare Non dimenticare di amarsi sempre e rispettare il proprio corpo.
Grazie cara Dottoressa!
Simonetta Columbu