Attore e sceneggiatore. Nato a Roma, ha nel suo curriculum numerosi lavori come “Rocco Schiavone 6” regia di S. Spada – ruolo: Stefano Curcio, Nelle Tue Mani (Doc)” regia di J. M. Michelini, Che Dio Ci Aiuti 5” regia di F. Vicario, “La Guerra Di Cam” regia di Laura Muscardin, ecc ecc. Ha preso parte recentemente al cast del cortometraggio ‘’Il Pescatore’’ per la regia di Ugo Garau. Ha inoltre nel cassetto varie sceneggiature da lui scritte che aspettano solo di farsi strada.
L’arte, il cinema, il teatro sono la tua passione.
‘’Guarda, sono tutte forme di espressione. E’ questo che interessa a me. Esprimere, riuscire a veicolare un tema cercando di sviscerarne le stratificazioni, le complessità. Farlo attraverso la recitazione o la scrittura mi rende ugualmente felice. Questo è un periodo in cui la scrittura mi accompagna nella gran parte della giornata, mi rassicura con il suo abbraccio dolce, sincero’’.
L’arte:
‘’Un po’ ti ho risposto. Per approfondire direi che è il mio carburante. Solo attraverso l’arte posso osservare il mondo. Ero un ragazzino insicuro, timido, impaurito dalla vita. Avevo semplicemente necessità di trovare l’arte come compagna, come porto sicuro. Come compagna che sa disobbedire, armonizzare , terrificare, scaldare e riflettere’’.
E la recitazione?
‘’Mi ha salvato, mi ha reso uomo, sempre in ricerca, in continuo movimento per diventare un uomo onesto con me stesso. E’ un’opportunità per curiosare nelle vite dei personaggi che interpreto e quindi per trovare punti d’incontro con il mio essere, che magari conoscevo poco o che volevo ignorare. La recitazione per me è il compromesso per ribellarci ai torti che la vita ci mette di fronte quotidianamente, vestendo abiti di altri esseri umani e agire i loro bisogni. I testi classici, in questo senso, aiutano molto. Sono una cura dirompente’’.
Ma c’è anche le scrittura.
‘’La scrittura in questo momento per me è, indossare un paio di cuffie, ascoltare Olafur Arnalds, e dare voce alla mie necessità, alle mie mancanze. Quindi purificarmi. Poi la creazione dei personaggi, le loro vite passate, gli intrecci, è la parte per me più divertente. Quando scrivo mi sembra di correre forte a perdifiato, con le lacrime agli occhi e il sorriso stampato sul viso’’.
Si scrive per sé o per gli altri?
‘’La speranza è che quello che scrivo possa (anche) piacere agli altri’’.
Il teatro? Fa ancora parte delle tua vita?
‘’Non può non farne parte. Mi sono innamorato del Teatro nel 2006, tra le tavole di legno di un piccolo teatro di Roma durante il mio primo corso di recitazione. Poi quell’innamoramento è diventato amore, pieno di rispetto, passione, dedizione , fiducia. E’ un po di tempo che non salgo su un palco. Ad Aprile è saltato uno spettacolo, era quasi tutto pronto. Sarebbe stato DINNER PARTY di Pier Vittorio Tondelli per la regia di Sebastian Maulucci. E’ stato un peccato. Ora sto scrivendo uno spettacolo tutto mio… in cui un solo personaggio cerca di districarsi tra i suoi “mostri”: il giudizio, l’ossessione, il fallimento’’.
Cagliari, una seconda casa?
‘’Mi piacerebbe definirla cosi. Ho un amico lì, Ugo Garau, attore regista. Cagliari ha un’atmosfera e un’energia tutta sua. MI piace molto. Vorrei visitarla più a fondo. Ci sarà occasione’’.
Sei stato l’aiuto regista sul set di ‘’Il Pescatore’’ che è stato proiettato al Lazzaretto qualche giorno fa. Dicci di più.
‘’Hanno partecipato più di 200 persone. Durante la proiezione mi sono emozionato. Mi sono emozionato per come il film ci porta dentro le problematiche di Vincent (il protagonista) e per l’amore che Ugo, principalmente, ci ha messo per la riuscita di questo progetto. Vedere tutte quelle persone così attente e interessate al film mi ha commosso. A fine proiezione c’è stata una chiacchierata con il regista molto interessante. Ugo ed io siamo rimasti entusiasti della serata. Poi la location ha aiutato. Bellissima’’.
Grazie Filippo!
Simonetta Columbu