Sono più di 5 milioni gli italiani che hanno seri problemi di vista. I dati sono stati resi noti da Alain Serru, già direttore del reparto di oculistica dell’ospedale San Francesco di Nuoro nella relazione presentata nella sede dell’Unione Italiana Ciechi di Nuoro nel corso della giornata mondiale della vista promossa dalla sezione italiana della Agenzia Internazionale Prevenzione della Cecità (IAPB). ‘Recenti indagini – ha spiegato Serru – hanno messo in evidenza che tra il 20 e 40 percento delle persone che si sono recate a fare una visita hanno problemi seri di vista anche senza rendersene conto. Le patologie più gravi, (retinopatia diabetica, glaucoma, maculopatie) sono quasi sempre ereditarie. Avere un parente affetto da queste patologie deve spingere le persone a fare una visita, perché all’inizio possono essere asintomatiche, prova ne sia che il glaucoma viene definito il ladro silenzioso della vista. Prevenire – conclude Serru – è la maniera migliore per investire in salute, con un miglioramento immenso della qualità della vita del paziente e con risparmi evidenti per l’intera società’. Lo IAPB è da quarant’anni in prima linea nella prevenzione lavorando a stretto contatto con i servizi di cura e riabilitazione visiva. Lo IAPB raccomanda visite oculistiche fin dai primi anni di età e controlli periodici per tutta la vita e di non trascurare cali improvvisi di vista, traumi agli occhi, se le linee da dritte diventano deformate, se l’occhio diventa rosso o procura dolore. ‘L’oculistica non è considerata una disciplina salva vita – ha dichiarato Alain Serru – per passare da vita a vista manca solo una s: non deve essere la s di soldi ma la s di sensibilizzazione’.
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