Giovani medici: nessun appeal per la medicina generale
Esprimo un grande rincrescimento, nell’apprendere che, in un quadro di grande sofferenza del SSN, i dati riguardanti il recente concorso per l’ammissione al Corso di Formazione per la Medicina Generale evidenziano una situazione particolarmente allarmante. Se le 115 domande di partecipazione potevano far sperare in un’inversione di tendenza rispetto all’edizione precedente i risultati sono stati molto deludenti.
Su 60 borse di studio messe a bando (quanti sforzi fatti per ottenerle!) si sono presentati e hanno superato la prova solo 43 concorrenti! Di questi solo una parte accetterà di frequentare il Corso. Ricordo con nostalgia il numero elevato di concorrenti degli anni precedenti! Evidentemente la Medicina Generale non riscuote alcun appeal tra i giovani medici.
Uno dei miei primi impegni da presidente dell’Ordine dei medici fu quello di chiedere l’equiparazione dal punto di vista economico e del valore del titolo alle Scuole di Specializzazione Nazionali che prevedono già di loro una Borsa più remunerativa senza dover richiedere integrazioni da parte della Regione.
Sarebbe preferibile poter vantare il possesso di una vera specializzazione a tutti gli effetti come quelle delle altre branche della medicina, da “spendere” come titolo nei concorsi nazionali addirittura all’estero.
Tutto questo indebolisce il Sistema Sanitario proprio sul fronte principale, ovvero quello a cui il cittadino si rivolge per primo, il filtro indispensabile per evitare il sovraccarico nei Pronto Soccorso e negli Ospedali. Troppe sedi di Continuità Assistenziale (la Guardia Medica) e troppi Comuni soprattutto in periferia e più a rischio di spopolamento, dove la popolazione è più anziana e più bisognosa di assistenza e cure sono senza Medico.
Occorre trovare subito delle soluzioni senza le quali con la prima linea sguarnita la battaglia per una sanità migliore è perduta.