Attore, regista teatrale e insegnante. Sei anni di lavoro con la Compagnia Stabile di Firenze, poi a Roma con la scusa del doppiaggio. Anni di studio da Beatrice Bracco e poi al Duse International con Francesca De Sapio. Lo abbiamo visto in numerosi progetti sia teatrali che cinematografici. Ricordiamone solo alcuni: con Euridice Axen a teatro diretto da Claudio Boccaccini, lo abbiamo visto al cinema con ‘’La scelta giusta’’di Andrea D’Emilio, nel cortometraggio ‘’Le cose non dette’’ di Daniele Catini, in Rocco Schiavone. ‘’I miei studenti mi consegnano la loro anima, in nome di questo loro atto di fiducia ed in nome della responsabilità che ho come umano mi preparo, mi aggiorno e io stesso mi metto sempre alla prova’’. ‘’Ho recentemente concluso il mio percorso da caunselor e bioenergeta. Disciplina quest’ultima che ritengo essere molto importante e valida per la propria crescita’’.
Ciao Francesco, cosa ci insegna la bioenergetica?
La bioenergetica è un tecnica in grado di andare in profondità e capace di sbloccare dei blocchi emotivi che risiedono nel corpo e nelle cosiddette cinture emotive.
Lavori con tantissimi giovani in veste di insegnante. Come ti appaiono i ragazzi d’oggi?
‘’Ho capito’’ Ho pensato’’ queste son le espressioni che sento più spesso. Invece troppi pochi ‘’ho sentito’’ o ‘’provo’’. Questa società ci fa rifuggire dall’interiorità. I giovani son spesso rimossi, vivono immersi, anzi imprigionati nella razionalità.
La tua mission?
Il mio lavoro è riuscire ad aprire delle finestre di emotività. Ma un insegnante dev’essere capace anche a chiudere quegli spazi. Non lasciare, non abbandonare mai le persone in balia delle proprie emozioni. Saperle indirizzare, non caderci dentro.
E la recitazione?
Una replicazione della vita. Come disse Beatrice Bracco ‘’per essere un bravo attore bisogna essere un bravo umano’’ e solo se lo conosci puoi immetterlo in un contenitore recitativo, altrimenti bisogna usare la creatività e crederci sino in fondo. Come Meisner insegna.
L’importanza della formazione.
Alcuni attori riescono intuitivamente ad accedere a dei mondi/emozioni da loro inesplorati… ma spesso non sanno replicare. Formarsi, allenarsi è importante per non farsi cogliere impreparati.
Il piano B?
Se pensi al piano B le tue energie confluiranno in quel piano però… non si vive solo di sogni.
Quindi in italia si può essere ‘’solo attori’’?
Gli attori, che son anime sensibili, son spesso anche anime fragili che nei momenti difficili anziché trovare la forza per autodeterminarsi si avviliscono. Non basta avere un’agenzia, bisogna andarsi a cercare il lavoro.
Grazie Francesco!
Simonetta Columbu