In questa situazione di incertezza la chiusura delle sale operatorie dev’essere scongiurata.
La denuncia USB Sanità: Basta salti nel buio. No allo smantellamento del Polo Oncologico Regionale
Denuncia Gianfranco Angioni referente Regionale dell’ USB Sanità : “Le sale operatorie del Businco il 15 di Novembre verranno inglobate all’ interno del P.O S .Michele . A più di qualcuno sfugge qualcosa di molto importante. Sarebbe opportuno comprendere in che maniera viene coinvolta la fase rianimatoria considerato che al S.Michele i posti letto della rianimazione sono ridimensionati per dei lavori, e quelli in utilizzo hanno il tasso di occupazione verosimilmente del 100%. In aggiunta, oltre al probabile smantellamento, così come già constatato in altri riordini, viene esternalizzata la centrale di sterilizzazione del Businco, con un evidente disegno di procedere e aumentare i servizi da dare al privato. Una situazione per noi gravissima considerato che da anni lottiamo per la reinternalizazzione di tutti i servizi dati in appalto. Un ruolo importante nel contesto della logistica è in mano al Servizio interno dei Lavori Pubblici e Manutenzioni – spiega Angioni- che ha già dato, a voce, parere negativo, per individuare degli spazi alternativi. USB Sanità non può sicuramente soffermarsi su veti che a nostro avviso non corrispondono alla realtà, per questo riteniamo indispensabile, da parte della parte politica, di poter dare un immediata indicazione al fine di individuare una cabina di regia esterna”.
La proposta del Sindacato- All’interno del P.O. S.Michele è reale il pericolo di un implosione La Direzione Generale, durante il periodo dei lavori, deve trovare all’interno del Businco degli spazi alternativi.
USB Sanità è pienamente coinvolta nel problema, considerato che all’interno delle sale operatorie e nei diversi servizi ha numerosissimi iscritti, e sono reali le preoccupazioni di tutto il personale che verrà coinvolto in questa fase oramai considerata un vero “salto nel buio”.
USB Sanità nell’ultimo incontro con l’amministrazione ha richiesto di avere conoscenza di tutti gli aspetti organizzativi che coinvolgeranno reparti , sale Operatorie e i vari servizi, ed è inaccettabile che infermieri, strumentisti, nurse di anestesia e OSS ad oggi non conoscano il loro destino. All’interno del Businco esistono degli spazi per poter predisporre alcune sale Operatorie – puntualizza il sindacalista- “non comprendiamo come mai viene negata questa possibilità e si vuole accelerare con un riordino chirurgico che ha creato un enorme spaccatura tra il personale e la Direzione Generale”. Aggiunge Angioni: “Siamo in attesa di essere auditi dalla Commissione della Sanità, nell’incontro, che ci auguriamo a breve, rappresenteremo nel dettaglio ogni singola sfaccettatura che non solo ci preoccupa ma ci fa sorgere più di qualche dubbio”.
A nostro avviso la discussione deve rimanere ancora aperta- puntualizza Angioni- “l’amministrazione senza una completa condivisione d’intenti e una soluzione soddisfacente, deve posticipare l’inizio dei lavori. A livello generale il timore percepito con ragione, rileva che si stia compiendo uno smantellamento del Polo Oncologico di riferimento Regionale. Questo è da scongiurare in maniera categorica”.
Tuona il sindacalista – “Nessuno pensi di far calare dall’ alto decisioni unilaterali. Riteniamo inaccettabile che infermieri, strumentisti, nurse di anestesia e OSS ad oggi non conoscano il loro destino.”
Avvisa Angioni – “In un contesto così tragico, senza certezze e garanzie per il personale e i pazienti, come Organizzazione Sindacale siamo pronti a innalzare le barricate e sollevare ulteriormente il toni e i modi della protesta”. Conclude il sindacalista