Non ha fine l’escalation in Medio Oriente. L’Iran: “Colpite tre basi militari”; l’Idf: “ci saranno ripercussioni”.
di Umberto Zedda
Dopo settimane di minacce tra i due stati l’Iran ha attaccato lo stato ebraico e questa volta non in maniera dimostrativa.
Solo qualche giorno fa il Presidente Netanyahu aveva avvertito gli abitanti dello stato persiano che sarebbero stati liberati dall’attuale regime di Teheran. L’ayatollah Khamenei non deve aver preso con simpatia queste dichiarazioni e verso le 19 di oggi 1 ottobre lo stato israeliano è stato il bersaglio di un imponente attacco missilistico.
Questa mattina era stato ipotizzato dal giornalista Alessandro Farruggia sulla testata Quotidiano Nazionale che un coinvolgimento dell’Iran nel conflitto era imminente: “Israele farà di tutto per portare l’Iran in guerra. Anche perché l’Iran è vicinissimo alla bomba atomica e Israele non si può permettere un Iran nucleare” – ha proseguito il giornalista – “Israele sa che ci sono delle crepe nel regime e punta a farlo esplodere, portando la nuova leva di conservatori iraniani, che non tollerano la politica storica di Khamenei della cosiddetta pazienza strategica.”
Gli obiettivi colpiti
L’Iran dichiara lo stato di guerra e la tv di stato rivendica che l’80% dei missili lanciati da Teheran è invece andato a segno colpendo gli obiettivi previsti, tra cui tre basi militari vicino Tel Aviv. Sky News Uk, aggiunge tuttavia che fonti israeliane parlano invece di un gran numero di missili intercettati.
I cittadini sono stati avvertiti preventivamente dal suono delle sirene dal centro al sud di Israele, “Entrate immediatamente nei rifugi non appena sentite le sirene”, si legge nell’allarme dell’Idf. Si legge che alcuni missili sono stati intercettati dai sistemi anti-missilistici statunitensi e molti altri dall’Iron Dome israeliano. Il servizio ambulanze israeliano dichiara di aver soccorso solo due persone rimaste leggermente ferite da alcune schegge a Tel Aviv, mentre altri sono rimasti feriti nella fuga.
Si prospetta un peggioramento della situazione nelle prossime ore. L’Idf non starà ferma a subire gli attacchi di Teheran; il portavoce Daniel Hagari dichiara che l’aeronautica israeliana continuerà a colpire con potenza anche questa notte.
Il Governo Italiano esprime profonda preoccupazione per questi sviluppi e “chiede di evitare ulteriori escalation“. Questo si legge dalla nota di Palazzo Chigi dopo il vertice convocato dal Premier Meloni.
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