Management in Sanità, sei progetti in gara per aggiudicarsi il titolo
Venerdì 15 novembre, nell’auditorium ISRE di Nuoro, si conoscerà il vincitore durante la giornata conclusiva del corso ASL
“Week hospital, preospedalizzazione e sale operatorie”, “See and treat in Pronto Soccorso”, “Medicina di prossimità centrale monitoraggio”, “Sviluppo COT, Case di Comunità e Ospedale di Comunità”, “Implementazione del Metaverso in contesti strategici” e “Reparto multidisciplinare a gestione infermieristica”.Sono i “magnifici 6” che, venerdì 15 novembre, nell’auditorium “Giovanni Lilliu” del Museo del Costume di via Antonio Mereu 56 a Nuoro, si contenderanno il premio per il miglior progetto di Management in Sanità. Un vero e proprio “contest” di alto livello, che si svolgerà all’interno della giornata conclusiva del “Corso di formazione in ambito manageriale e organizzativo” organizzato dalla direzione strategica dell’ASL 3 di Nuoro.
L’avvincente sfida vedrà competere i 6 gruppi di lavoro, costituiti da professionisti e operatori ASL, che hanno frequentato il corso. Ciascun gruppo, in questi mesi, ha portato avanti un progetto di lavoro specifico di sviluppo e innovazione organizzativa e/o gestionale nella ASL 3 di Nuoro. Ogni gruppo è stato seguito da un docente qualificato, che ha provveduto a guidare e coordinare le attività.
I progetti migliori scaturiti dal percorso formativo saranno valutati e premiati da una giuria di esperti composta da Bachisio Cadau (Rappresentante comunità), Stefano Caria (Regional Access Manager – AstraZeneca), Maurizio Melis (Medico Neurologo).
Ma vediamo, nel dettaglio, i 6 progetti in gara:
- “Week hospital, preospedalizzazione e sale operatorie” è incentrato sul grande lavoro di rilancio dell’attività chirurgica, in regime di week e day hospital, dell’Ospedale San Camillo di Sorgono. Un percorso che, dall’analisi delle criticità e potenzialità a maggio 2023, all’avvio del reparto nel settembre dello stesso anno, ha portato oggi a risultati eclatanti, che saranno svelati durante il contest del 15.
- “See and treat in Pronto Soccorso”. Un termine inglese per molti enigmatico, che in realtà nasce proprio nel mondo anglosassone per rispondere al sovraffollamento dei pronto soccorso. Il gruppo di lavoro dell’ASL 3 presenterà il suo modello di risposta assistenziale alle urgenze minori che si presentano nel Pronto Soccorso del San Francesco.
- “Medicina di prossimità centrale monitoraggio” racconta un altro “fiore all’occhiello” della ASL 3 di Nuoro: la telemedicina per i pazienti con scompenso cardiaco. Un progetto avveniristico per una comunità ancorata a una visione di sanità assistenziale e “ospedalo-centrica”, ma che ha superato perplessità e “resistenze” iniziali, diventando un esempio di come, attraverso l’uso delle tecnologie, sia possibile ottenere una diminuzione degli accessi in Pronto Soccorso, una diminuzione dell’incidenza del numero delle ospedalizzazioni e una presa in carico globale del paziente. Con un grado di soddisfazione di quest’ultimo che sarà illustrata il 15 con i dati sorprendenti del sondaggio realizzato.
- “Sviluppo COT, Case di Comunità e Ospedale di Comunità” riguarda tre strumenti del DM 77 del 23 maggio 2022, che sono considerati i tre pilastri della riorganizzazione del Servizio Sanitario Nazionale. La ASL 3 di Nuoro sta investendo non poco in questi tre avamposti, al fine di potenziare e, in alcuni casi, di costruire una rete sanitaria territoriale in modo da ridurre le barriere geografiche, economiche e sociali che potrebbero ostacolare l’accesso alle cure. Lo scopo è di garantire ai cittadini nuoresi una sanità di qualità, accessibile e personalizzata in qualunque luogo essi si trovino.
- “Implementazione del Metaverso in contesti strategici”. In questo progetto il gruppo di lavoro coinvolto racconta la recente sperimentazione della ASL 3 di Nuoro nella Casa di reclusione di Onanì-Mamone. che sta contribuendo a migliorare l’accesso alle cure psichiatriche per i detenuti, utilizzando tecnologie innovative come il Metaverso e la realtà aumentata (AR). Grazie a una connessione ultra-veloce e all’uso di visori, l’obiettivo è quello di effettuare visite a distanza, riducendo i costi, i rischi e il tempo richiesti per i trasferimenti dei detenuti. L’obiettivo è garantire cure più efficienti, continuità terapeutica e supportare la riabilitazione sociale dei detenuti, ottimizzando le risorse sanitarie disponibili.
- Infine “Reparto multidisciplinare a gestione infermieristica” parla di un progetto assolutamente virtuoso, con l’applicazione dii modelli organizzativi che mettono i cittadini al centro di un’equipe multidisciplinare. Un’importante risposta del servizio sanitario pubblico alla crescita delle cronicità e alla conseguente domanda assistenziale.
Chi si aggiudicherà il primo posto? Ancora qualche settimana di pazienza e la curiosità sarà placata.
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