Musica arte e cultura nel borgo
Direzione artistica: Ambra Pintore
In un paesaggio incontaminato come quello della Planargia, con le sue colline che abbracciano il fiume Temo e si affacciano sull’orizzonte occidentale del Mediterraneo, la natura offre uno spettacolo unico e le comunità custodiscono tradizioni preziose per la costruzione dell’identità di questi luoghi.
La vivacità culturale e le opportunità di conoscenza offerte da queste comunità stimolano la crescita sociale, creando nuove opportunità di lavoro e rafforzando il tessuto sociale. Investire nella promozione delle arti e delle tradizioni locali rappresenta una delle strategie di sviluppo economico più rispettose e sostenibili per l’ambiente e il contesto sociale.
Con questi intenti, l’Amministrazione Comunale di Modolo e la direttrice artistica del Modolo Festival, Ambra Pintore, mirano a promuovere la cultura, le arti e il territorio attraverso una serie di eventi culturali, concerti, laboratori creativi, residenze, installazioni artistiche e presentazioni di libri.
Il filo conduttore di queste iniziative è la reinterpretazione contemporanea delle espressioni artistiche e culturali della nostra terra sarda e planargina, affinché le iniziative contribuiscano da una parte a sensibilizzare il territorio verso una migliore conoscenza di sé, acquisendo una consapevolezza più matura del proprio valore e delle proprie specificità locali, capaci di costruire, in un mondo globalizzato, un’economia più resiliente e prospera.
Il Modolo Festival è un invito a tutti/e a partecipare alla rinascita culturale della Planargia. Creando una rete aperta che coinvolge comuni, associazioni, musei, scuole e artisti locali, il festival mira a valorizzare le diverse identità del territorio e a costruire un futuro più ricco e creativo.
Il Modolo Festival è una degli appuntamenti di prestigio che compongono l’ormai storico progetto “Non Fermiamo la tradizione” con la firma della direzione artistica di Ambra Pintore, supportata dai creatori di contenuti Roberta Locci e Roberto Scala, per l’Associazione Istranzos de Domo, teso a promuovere un’arte al servizio della comunità, dove ogni individuo può trovare uno spazio per esprimere il proprio talento e contribuire alla crescita collettiva e dei più giovani.
È un’opportunità per i giovani di esprimere la loro creatività e di dare un contributo significativo alla vita culturale della loro comunità. L’obiettivo è creare un ambiente stimolante dove l’arte possa fiorire e dove le idee innovative possano prendere forma.
Il Modolo Festival, inserito nel programma del progetto “Vieni in Planargia” alla sua seconda edizione, è un omaggio alla ricchezza culturale della Planargia. È il primo passo per ascoltare e dare voce, per incoraggiare non solo i giovani alle diverse arti, ai processi di genesi di forme di economia locale, fondate sulla valorizzazione delle diversità, valorizzando le peculiarità, unendo le diversità anche generazionali in un comune legame profondo con il territorio che si esprima proprio attraverso le arti.
Il Modolo Festival propone:
MODOLO SABATO 19 OTTOBRE ORE 17.00 – Piazza retro Comune
Spettacolo “SE DICO NO E’ NO”
Un anno di albe e tramonti contro la violenza di genere
MODOLO 20 ottobre ore 17.00 – Piazza retro Comune
BISTIMENTA SEGNI E CODICI DELL’ABBIGLIAMENTO TRADIZIONALE
Sfilata di abiti tradizionali – idea e direzione artistica Ambra Pintore
MODOLO 19 e 20 Ottobre Sala Polivalente
LA FORMA DELL’IDENTITA’
MOSTRA ANTONIO CORRIGA
A cura di Sabina Corriga e Antonello Carboni
Ingresso agli eventi è gratuito fino ad esaurimento posti
In caso di maltempo tutti gli eventi si svolgeranno nella Sala Polivalente Comunale
Il festival è sostenuto da: Comune di Modolo, Fondazione di Sardegna, Regione Autonoma della Sardegna, Unione Comuni della Planargia. Con il Patrocinio dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia.
Organizzazione: Associazione Culturale Istranzos de domo
Direzione Artistica Ambra Pintore
Di seguito le schede dei singoli progetti
“SE DICO NO E’ NO”
Un anno di albe e tramonti contro la violenza di genere
MODOLO SABATO 19 OTTOBRE ORE 17.00 – Piazza retro Comune
Lo spettacolo, ideato da Maria Francesca Chiappe, giornalista, Ambra Pintore, artista, e Claudia Rabellino, avvocata, vedrà in scena musica, teatro, reading e mini-talk nella convinzione che l’espressione artistica possa suscitare una riflessione su quanto sta accadendo.
Dallo stupro di gruppo di Palermo, passando per le assurde motivazioni a sentenze di assoluzione, fino alla donna ricoperta di cioccolato sul buffet di un hotel di lusso, sono tanti gli episodi dell’ultimo anno che dimostrano quanto sia ancora lunga la strada. Da percorrere tutti/e insieme, uomini e donne, per raggiungere l’obiettivo del rispetto reciproco.
A dare voce all’evento: Maria Francesca Chiappe giornalista; Claudia Rabellino avvocata, Patrizia Desole Presidente Associazione Prospettiva Donna; Katia Curreli (Testimonianza); Massimiliano Medda attore; Ambra Pintore Quartetto con Roberto Scalabasso e fisarmonica, Fabrizio Lai chitarra e bouzouki e Diego Milia sax e violino
BISTIMENTA SEGNI E CODICI DELL’ABBIGLIAMENTO TRADIZIONALE
SFILATA DI ABITI TRADIZIONALI
IDEA E DIREZIONE ARTISTICA AMBRA PINTORE
MODOLO 20 ottobre ore 17.00 – Piazza retro Comune
«Finché staremo in paese indosserai il costume, per non dar dispiacere a tuo nonno, ma se andremo, come spero a vivere in una città ti vestirai da signora, col cappello e col velo» (da Colombi e Sparvieri, 1912). Da queste righe trae spunto il viaggio che racconta come la società sarda tra ‘800 e ‘900 vivesse un instabile equilibrio tra il desiderio di affrancarsi dagli emblemi etnici, specchio di soggezione e arretratezza, e l’indomabile fascino delle radici.
Un percorso poetico e musicale sull’abbigliamento tradizionale attraverso la scrittura di Grazia Deledda, la storia delle anziane e degli anziani che hanno indossato l’abito tradizionale e gli aneddoti raccolti da ricercatori e ricercatrici.
Lo spettacolo vedrà sfilare alcuni tra gli abiti più rappresentativi della cultura vestimentaria isolana: ITTIRI, CABRAS, BARI SARDO, PLANARGIA, SINNAI.
Commento: Ambra Pintore, Luigi Frigau, Gabriele Lai, Maria Caterina Manca, Antonella Unali e Pier Tonio Pinna. Interventi musicali: Pierpaolo Vacca organetto; Mauro Mibelli chitarra e Nicole Ruzittu voce.
LA FORMA DELL’IDENTITA’
MOSTRA ANTONIO CORRIGA
Cura Sabina Corriga, Antonello Carboni
MODOLO 19 e 20 Ottobre – Sala Polivalente Comunale
Apertura mostra e visita guidata Sabato 19 ottobre ore 18.30
Proiezione documentario: Sabato 19 ottobre ore 19.00 – Domenica 20 ottobre ore 19.00
A 101 anni dalla nascita dell’artista di Atzara, la Mostra celebra uno dei protagonisti più attivi nello scenario isolano del Novecento. Una sintesi di 10/15 opere raccontano la poliedrica figura non solo con i suoi quadri, ma anche incisioni e ceramiche da lui create, i tappeti disegnati per Zeddiani, i disegni per i manifesti di grandi eventi di Sardegna. Un percorso di vita tematico dal quale emerge lo stile inconfondibile di Corriga che si snoderà tra ritratti, paesaggi e vita contadina, politica, processioni, fiori, carboncini.
A corollario della mostra verrà proiettato il Documentario:
ANTONIO CORRIGA, LA VITA UN INTRECCIO DI COLORI Di Antonello Carboni
Antonio Corriga
Artista di origini atzaresi, Antonio Corriga si forma all’Istituto Statale d’Arte di Sassari guidato da Filippo Figari. Conclusi gli studi accademici a Firenze rientra in Sardegna e si stabilisce a Oristano, dove per breve tempo apre una bottega ceramica. La pittura, la ceramica, la politica sono stati i suoi inseparabili compagni di viaggio. Il documentario attraverso diverse testimonianze tenta di ricostruire brevemente un profilo biografico e artistico di Corriga.
Antonello Carboni è nato in Sardegna nel 1973. Esordisce come regista nel 1998 partecipando alla Rassegna Nazionale del Documentario Italiano Libero Bizzarri, vincendo il 2 premio. Abbandona gli studi umanistici per dedicarsi esclusivamente al lavoro. Viaggia soprattutto in medio oriente, nei Balcani e in Africa, partecipa a numerosi festival, tra i quali si ricordano le partecipazioni all’American Film Institute di Los Angeles e al Mondial Social Forum di Porto Alegre. Come assistente alla regia filma diversi documentari Geo&Geo, soprattutto in Polonia, Bielorussia e centro Italia. In Sardegna si dedica soprattutto al “mantenimento della memoria” attraverso il mezzo cinematografico con particolare attenzione ai temi legati alla pittura sarda del Novecento e al mondo agropastorale.