Non possiamo più rinviare una mobilitazione contro quanto sta accadendo, chiediamo ai partiti, ai sindacati, alle associazioni di unirsi perché anche dalla Sardegna venga forte il no alla guerra.
L’irresponsabile aggressione militare in Libano fortemente voluta dal governo israeliano si fa beffe dei continui appelli che da più parti chiedono una tregua che fermi questa ennesima tragedia in Medio Oriente.
I bombardamenti della capitale Beirut hanno già causato più di mille morti e i continui raid nel sud del Libano hanno causato più di un milione di sfollati.
La prepotenza israeliana dimostra ancora una volta di non avere confini né decenza: continua l’occupazione illegale e il regime di apartheid nei confronti dei palestinesi, prosegue il genocidio a Gaza, perpetua le violenze in Cisgiordania, ignora il rispetto dei diritti umani e ora decide di aprire l’ennesimo fronte in Libano, provocando pericolosamente anche l’Iran.
Tutto ciò accade a pochi chilometri dalle nostre coste, tutto ciò accade nel nostro amato Mediterraneo che noi vogliamo sia un mare di pace che unisca e non divida i popoli che lo abitano. La Sardegna non può rimanere indifferente alla barbarie.
Chiediamo che le armi tacciano, che la mattanza termini, che l’Italia faccia rispettare la legge 185 del ’90 sulla vendita delle armi agli stati belligeranti, che la condanna nei confronti del governo israeliano sia totale, che le voci degli organismi internazionali e la volontà dei popoli abbia ascolto e che si ponga fine alla guerra che noi non possiamo accettare come soluzione dei conflitti.
Per fare sentire la voce del NO alla guerra un sit-in è indetto per VENERDI’ 11 OTTOBRE a Cagliari in Piazza Costituzione. Invitiamo tutti i cittadini a partecipare.