Nuoro, commozione e orgoglio alla cerimonia dell’Anppe nel carcere di Badu ‘e Carros in ricordo di Patrizia Incollu e Peppino Fois
L’Associazione Nazionale Polizia Penitenziaria ha celebrato oggi a Nuovo, nel carcere di Badu ‘e Carros, la cerimonia di commemorazione, a un anno dalla tragedia, in ricordo di Patrizia Incollu, direttrice del carcere di Badu’e Carros, e dell’Assistente Capo di Polizia Penitenziaria Peppino Fois, autista della vettura di servizio coinvolta nel terribile incidente sulla “Nuoro Lanusei”, in cui entrambi persero la vita.
Alla presenza delle Autorità civili, militari e religiose, di numerose Sezioni dell’ANPPE della Sardegna tra le quali quelle di Uri, Bari sardo, Siniscola, si è svolta la celebrazione della S. Messa presso la Cappella del carcere di Badu ‘e Carros, cui sono seguiti, tra gli altri, gli interventi del direttore del carcere, Marianna Madeddu, del presidente nazionale dell’ANPPE Donato Capece, e l’esibizione della cantautrice Maria Luisa Congiu, accompagnata dal pianista Pierfrancesco Meloni.
“Da quando si è costituita la sezione a Siniscola, abbiamo sempre voluto dare una mano, com’è nella tradizione dei valori sociali ed istituzionali della Polizia Penitenziaria e dell’ANPPE, ai cittadini, specie a coloro che sono in difficoltà“, spiega Raffaele Dettamo, presidente della Sezione ANPPE. Nel suo intervento Capece, accompagnato dal vicepresidente nazionale generale Mauro d’Amico e dal Coordinatore nazionale Giuseppe Cimino, ha messo in evidenza come “la dottoressa Incollu aveva solo 57 anni, mentre l’Assistenza capo Coordinatore Peppino Fois, il nostro collega, ne aveva addirittura 53. Sebbene in vesti diverse, erano entrambi conosciutissimi nell’Amministrazione penitenziaria e nel Corpo di Polizia Penitenziaria. La dottoressa Incollu, entrata nella Pubblica amministrazione come operatore amministrativo, aveva fatto capire di essere una donna tenace e determinata sin da subito, vincendo il concorso per direttori penitenziari alla prima occasione. Ha speso un’intera vita per le Istituzioni e a sostegno degli ultimi, dirigendo quasi tutti gli istituti penitenziari della Sardegna e, in particolare, quello di Sassari “San Sebastiano”, Sassari “Bancali” e Nuoro. È stata anche a Mamone, a Tempio, a Lanusei.
L’Assistente capo Fois, invece, era un uomo che ha indossato la propria divisa con orgoglio per tutta la sua vita lavorativa senza mai lamentarsi, senza mai perdere l’entusiasmo. Nel giorno della funzione funebre a lui dedicata, il comune di Illorai, luogo ove Peppino è nato, è stato letteralmente invaso da persone provenienti da ogni parte d’Italia, proprio a testimonianza del grande rispetto e della grande stima che tutti avevano in lui. Diceva Ernest Hemingway: “La vita di ogni uomo finisce nello stesso modo. Sono i particolari del modo in cui è vissuto e in cui è morto che differenziano un uomo da un altro”.
Peppino e Patrizia hanno vissuto una vita fatta di piccoli e grandi eroismi e sono morti anzitempo, in maniera ingiusta. Quelli di Noi che hanno avuto la fortuna di conoscerli, che hanno vissuto i loro momenti di gioia e di dolore, che ne hanno condiviso battaglie, eroismi e generosità, non potranno mai accettare la loro morte profondamente ingiusta”.
L’intensa giornata associativa ha quindi l’inaugurazione della targa marmorea e la deposizione di una corona dall’alloro al monumento ai Caduti.
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