Ritorna ad Olbia il Premio nazionale enoletterario “Vermentino”, giunto alla sua ottava edizione.
Il prossimo sabato 12 ottobre alle 10 il Museo Archeologico della città di Olbia ospiterà la cerimonia conclusiva, che vedrà la presenza dei partner territoriali e dei produttori vitivinicoli. Alla conduzione come lo scorso anno l’attore Neri Marcoré con la complicità degli studenti del Liceo “Gramsci” di Olbia, seguiti dalla supervisione artistica dell’attore Daniele Monachella.
Parteciperanno gli autori ed editori finalisti per una giornata all’insegna di cultura, vino e promozione del territorio, che rientra nell’ambito della settimana di “Benvenuto Vermentino”, il contest di riferimento dedicato all’omonimo vitigno bianco, in programma dal 7 al 13 ottobre.
Il Premio è ideato e promosso dalla Camera di Commercio di Sassari, in partenariato territoriale con i Comuni di Olbia e di Castelnuovo Magra e in collaborazione con il Consorzio di Tutela del Vermentino di Gallura DOCG, il Consorzio Provinciale di Tutela del Vermentino Colli di Luni e l’Enoteca Regionale della Liguria.
“Premio Vermentino sarà un grande veicolo per promuovere e valorizzare le eccellenze locali, e quel grande lavoro quotidiano delle aziende vitivinicole capaci di produrre un vino di così grande valore – sottolinea il presidente dell’ente camerale, Stefano Visconti- Per raccontare il vino, si, le persone, il tessuto imprenditoriale accomunato dallo stesso spirito che quotidianamente è in grado di far raggiungere grandi risultati.”
Tra le 24 opere candidate, i 5 volumi che si sono distinti ottenendo il passaggio verso la finale, in ordine di candidatura, sono: “La taverna degli assassini” di Marcello Simoni edito da Newton Compton; “I fiori hanno sempre ragione” di Roberta Schira edito da Garzanti; “Il sentiero delle formichelle” di Alessia Castellini edito da Piemme; “Il campo di Gosto” di Anna Luisa Pignatelli edito da Fazi editore; “Notte di vento che passa” di Milena Agus edito da Mondadori. Tra questi verrà proclamato il vincitore e le menzioni speciali tra cui quella “Premio Territorio”, istituita lo scorso anno.
La cultura del vigneto
Da diverse edizioni il Premio ha stretto un legame forte con gli studenti degli ultimi anni delle Scuole Superiori di Olbia, che si cimentano nella preparazione di reading letteraritratti da alcuni passi significativi delle opere finaliste.
La creatività dei ragazzi in questi anni si è spinta anche oltre e guidati dai loro insegnanti e da professionisti del settore hanno realizzato booktrailer, scatti fotografici, intermezzi musicali, interviste ai protagonisti e piccoli video a tema.
Il vino bevanda di qualità, simbolo di socialità e di tradizioni tramandate, elemento di cultura e di imprenditorialità si è così diffuso anche tra i giovani che possono apprezzarne le peculiarità attraverso l’espressione narrativa delle opere in concorso.
“Il Premio evidenzia anche in questa occasione contenuti interessanti sotto il profilo culturale e della crescita territoriale, in un percorso di crescita continuo e sempre più ricco – evidenzia la presidente della giuria, Maria Amelia Lai- capace di coinvolgere tutta Italia con i suoi territori le sue esperienze e le sue storie. Ecco perchè il nostro Premio enoletterario rappresenta davvero un evento unico per tutto il nostro territorio.”
Il vincitore
Sarà premiato l’autore primo classificato, e la Giuria attribuirà una menzione intitolata “Premio Territorio” e, con precise motivazioni, altre menzioni speciali.
Il Premio per il primo classificato consiste in un Voucher di ospitalità per due persone di una settimana in Gallura (Sardegna), comprensivo di visite guidate alle produzioni vitivinicole.
La menzioni speciali “Premio Territorio” e “Autori sardi”
Dalla scorsa edizione, il Premio pone la sua attenzione anche alla capacità delle opere selezionate di valorizzare la territorialità identificando luoghi, aspetti culturali locali, ambientando le storie in contesti regionali, cittadini o rurali ben precisi.
Per questo la Giuria ha assegnato anche quest’anno una menzione speciale ad hoc intitolata “Premio Territorio”, attribuita a quel volume che più di tutti ha colto questo aspetto mediante l’espressione narrativa. Si tratta di un vero e proprio Premio nel Premio dove la terra, con le sue peculiarità e produzioni tipiche, è lo scenario in cui si sviluppano intrecci e storie di vita. e nell’occasione sono state istituite due menzioni speciali dedicate agli autori sardi.
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