Si sono svolti con successo i primi due incontri di co-programmazione con il Collegio dei Docenti dell’Istituto Comprensivo “Don Antonio Sanna” (IC2) e della scuola superiore “Mario Paglietti” di Porto Torres, nell’ambito del progetto “Scuola Bene Comune”, un’iniziativa ambiziosa che punta a trasformare le scuole in veri e propri centri di aggregazione e di crescita sociale per l’intera comunità.
Il progetto, finanziato dalla Fondazione di Sardegna, vede come ente capofila la cooperativa sociale onlus Edupè e coinvolge un’ampia rete di partner, tra cui il Comune di Porto Torres, l’associazione Circolare, Aragon Sport Academy, BLS Danza, La Camera Chiara, l’Istituto Superiore “Mario Paglietti” e l’Istituto Comprensivo “Don Antonio Sanna”.
L’obiettivo è quello di costituire un nuovo “Patto Educativo di Comunità” che miri a valorizzare e rafforzare la scuola pubblica come fulcro della vita sociale, coinvolgendo una rete di soggetti istituzionali e del Terzo Settore.
Durante questi primi incontri, è stata avviata la pianificazione delle attività progettuali, con il pieno coinvolgimento del corpo docente degli istituti di Porto Torres. La co-progettazione ha come obiettivo primario quello di sviluppare nuove prassi educative e attività aggregative che favoriscano il senso di comunità e che vadano oltre i confini del tradizionale orario scolastico.
Gli incontri di co-programmazione con gli insegnanti hanno già permesso di individuare le prime esigenze educative e le modalità più efficaci per implementare il progetto. L’intento è quello di proseguire il lavoro attraverso ulteriori momenti di confronto che coinvolgeranno non solo le scuole, ma anche le famiglie e altri soggetti della comunità locale.
Il progetto, finanziato dalla Fondazione di Sardegna, vede come ente capofila la cooperativa sociale onlus Edupè e coinvolge un’ampia rete di partner, tra cui il Comune di Porto Torres, l’associazione Circolare, Aragon Sport Academy, BLS Danza, La Camera Chiara, l’Istituto Superiore “Mario Paglietti” e l’Istituto Comprensivo “Don Antonio Sanna”.
L’obiettivo è quello di costituire un nuovo “Patto Educativo di Comunità” che miri a valorizzare e rafforzare la scuola pubblica come fulcro della vita sociale, coinvolgendo una rete di soggetti istituzionali e del Terzo Settore.
Durante questi primi incontri, è stata avviata la pianificazione delle attività progettuali, con il pieno coinvolgimento del corpo docente degli istituti di Porto Torres. La co-progettazione ha come obiettivo primario quello di sviluppare nuove prassi educative e attività aggregative che favoriscano il senso di comunità e che vadano oltre i confini del tradizionale orario scolastico.
Gli incontri di co-programmazione con gli insegnanti hanno già permesso di individuare le prime esigenze educative e le modalità più efficaci per implementare il progetto. L’intento è quello di proseguire il lavoro attraverso ulteriori momenti di confronto che coinvolgeranno non solo le scuole, ma anche le famiglie e altri soggetti della comunità locale.
Le attività previste saranno realizzate con un’attenzione particolare allo sviluppo di una cultura della sostenibilità e al benessere psico-fisico dei ragazzi. Grazie al supporto della Fondazione di Sardegna e all’impegno di tutti i partner coinvolti, si garantiranno le risorse necessarie per permettere l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico, con la presenza di personale qualificato e servizi di supporto.
«Il progetto “Scuola Bene Comune” – sottolineano i promotori – rappresenta un’opportunità unica per il territorio di Porto Torres, per far sì che le scuole diventino centri nevralgici di vita e cultura, aperti a studenti, famiglie e cittadini. Attraverso la co-programmazione e il coinvolgimento attivo di tutte le parti interessate, si potrà costruire un vero patto educativo comunitario, volto a creare sinergie durature tra le istituzioni scolastiche e la comunità»
«Il progetto “Scuola Bene Comune” – sottolineano i promotori – rappresenta un’opportunità unica per il territorio di Porto Torres, per far sì che le scuole diventino centri nevralgici di vita e cultura, aperti a studenti, famiglie e cittadini. Attraverso la co-programmazione e il coinvolgimento attivo di tutte le parti interessate, si potrà costruire un vero patto educativo comunitario, volto a creare sinergie durature tra le istituzioni scolastiche e la comunità»