Spazi di vita, di storie, spazi dell’anima, del sapere e spazi d’aria. Sono queste le cinque “direttrici” attraverso le quali Imago Mundi OdV invita quest’anno il pubblico a vivere la città durante la due giorni di Cagliari Monumenti Aperti che si terrà sabato 26 e domenica 27 ottobre. Un appuntamento che costituisce la tappa conclusiva della ventottesima edizione della manifestazione che proprio a Cagliari nacque nel lontano maggio 1997.
E alle soglie dei trent’anni Monumenti Aperti non sembra conoscere crisi e coinvolge nella sua rete un numero sempre crescente di amministrazioni locali. Ne è prova questa edizione targata 2024 che rappresenta la più partecipata di sempre, avendo coinvolto dallo scorso 4 maggio ben settantotto comuni, fra Sardegna e Penisola rappresentata dalle regioni Puglia e Emilia Romagna.
Dunque vita, storie, anima, sapere e aria. Non semplici slogan, ma concetti fondamentali: i monumenti non sono e non dovrebbero essere luoghi chiusi, fermi, immobili, ma spazi entro cui le persone possano vivere, pensare, agire, progettare, sognare. Degli spazi vivi, dunque, in cui sono racchiusi il passato, il presente e il futuro della nostra comunità e in cui essa si rigenera, ciclicamente.
Cinquantotto monumenti cittadini suddivisi in cinque differenti contenitori immaginari, “spazi” secondo la suggestione maggiore che ognuno di essi evoca. Un modo per facilitare l’avventura durante i due giorni della manifestazione e consentire ai visitatori di potersi immergere, il più possibile, nello spazio dei loro sogni.
Insieme a questi “magnifici 58”, tra i quali alcune novità assolute come l’Area archeologica di vico III Lanusei e il Cagliari 1920 History & Gallery dentro la UNIPOL Domus, una serie variegata e avvincente di percorsi a tema, mostre, iniziative speciali, progetti musicali, attività per le famiglie, che quest’anno vedranno la presenza del ciclista Fabio Aru, e come consuetudine grande attenzione alle varie forme di disabilità per rendere la manifestazione sempre più inclusiva. Il tutto presidiato e raccontato da quasi seimila volontari provenienti da 44 scuole e da 38 associazioni.
Massimiliano Messina, tra i fondatori di Monumenti Aperti e oggi Presidente di Imago Mundi OdV: ‘Spazi per i sogni’ è il tema che ci siamo dati per quest’anno. Perché ogni comunità crea, conserva e tramanda i suoi tesori: un museo, un sito archeologico, una villa antica, un palazzo storico o moderno, una chiesa. ‘Sogni’, appunto, che sono stati costruiti e si sono realizzati, e che sono diventati memoria ed eredità culturale. Da trasmettere alle giovani generazioni, il grande motore, l’anima di Monumenti Aperti, il più importante percorso – crediamo di poterlo affermare – di educazione al patrimonio che è nato e si svolge nella nostra regione. E a Cagliari si chiude la XXVIII edizione. Nel capoluogo, dove tutto si è originato ormai trent’anni fa, che apre ancora una volta – diventando città palcoscenico, teatro a cielo aperto – i suoi ‘spazi per i sogni’. Ci saranno spazi per scoprirne di nuovi, spazi per i progetti integrati (la musica e lo sport, per esempio, regaleranno alcune sorprese), per l’attenzione consueta verso il mondo delle disabilità, per la fruizione di una cultura sempre più marcatamente accessibile e sostenibile. E spazio troverà – omaggio voluto e dovuto – il ricordo di Linetta Serri, punto di riferimento per noi insostituibile, a cui è dedicata l’intera Monumenti Aperti 2024. Il nostro lungo ‘sogno’ continua, deve continuare, anche nel suo nome”.
Tutte le informazioni aggiornate su monumenti, progetti e iniziative speciali si possono consultare sul sito monumentiaperti.com e sui canali social della manifestazione. Si rinnova anche quest’anno la partnership tra Monumenti Aperti e l’App Heart of Sardinia. Inoltre saranno attivi due INFO POINT in Piazza Garibaldi e in Piazza Yenne aperti sabato e domenica dalle 9.00 alle 19.00 dove verranno date informazioni sui monumenti, sulle iniziative speciali e suggerimenti di visita.
Negli infopoint e in diversi monumenti sarà possibile trovare la guida della manifestazione che verrà distribuita gratuitamente e che viene realizzata anche grazie alla raccolta fondi “Un euro per la cultura”.