“Le problematiche che la nostra isola da tempo vive sono, specie negli ultimi anni, certamente legati alla siccità e a un clima sempre più torrido e poco piovoso, ma sono, purtroppo, anche il frutto di una rete idrica colabrodo che necessita di interventi strutturali, sostanziali e urgenti. – commenta il leghista – Negli ultimi anni, inoltre, tale devastante problema ha dato mostra di interessare porzioni di territorio sempre sempre più ampi, con l’aggravio di una rete idrica colabrodo che disperde sempre fondamentali per aziende agricole e non solo. A tal riguardo il sottosegretario ha segnalato che per la Regione Sardegna, a seguito del bando pubblicato a maggio, sono pervenute 15 richieste di finanziamento, di cui 13 positivamente valutate, e inserite nella proposta di piano, per un fabbisogno complessivo di circa 340 milioni di euro.
Nel corso della seduta della Cabina di regia, il MIT ha, inoltre, presentato una prima ipotesi di stralcio di programmazione, finanziato con circa 950 milioni di euro di risorse ministeriali, per incentivare l’avanzamento in via prioritaria delle progettazioni delle opere già pianificate, valutando le singole in base anche allo stato di progettazione delle medesime, e per la nostra isola sono stati individuati interventi per circa 55 milioni. Una risposta che, per quanto non certamente risolutiva di tutti i malesseri legati a fenomeno del nostro territorio, implica il massimo impegno dell’esecutivo per la realizzazione di tutte quelle infrastrutture prioritarie per il miglioramento dell’efficienza del sistema delle reti, e la continuità dell’approvvigionamento idrico.
La Sardegna non sarà più considerata la Cenerentola d’Italia, per questo – conclude Giagoni – approfondirò le pesanti accuse mosse oggi a Roma dal governo regionale e qualora confermato l’errore cui essi si sono prestati nell’invio della domanda sarà mia cura spiegare ai nostri cittadini cosa realmente sia successo, senza urla che talvolta mascherano solo gravi proprie carenze.”