(Adnkronos) –
La Corea del Nord sta per affiancare la Russia nella guerra contro l'Ucraina. Il 'debutto' dei soldati inviati da Kim Jong-un dovrebbe avvenire domenica 27 ottobre o al più tardi lunedì 28 ottobre, con ogni probabilità nella regione di Kursk, invasa dalle forze armate ucraine da quasi 3 mesi. A fare riferimento alle date precise è l'intelligence di Kiev, che da tempo – con la collaborazione dei servizi sudcoreani – monitora i movimenti dei militari di Pyongyang. Migliaia di uomini hanno raggiunto Vladivostok nelle ultime settimane e sono stati smistati tra vari centri di addestramento. Ora, le prime unità sarebbero pronte ad entrare in azione: in totale, Mosca avrà a disposizione circa 12mila militari nordcoreani. Tutti avranno uniformi e identificativi russi, per confondersi con soldati provenienti dalle regioni asiatiche della federazione.
"Il coinvolgimento della Corea del Nord nelle ostilità non dovrebbe essere affrontato ad occhi chiusi e con commenti confusi, ma con una pressione tangibile su Mosca e Pyongyang per ottenere il rispetto della Carta dell'Onu e per punire l'escalation", le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il presidente russo Vladimir Putin, nel recente vertice dei Brics a Kazan, ha ricordato gli impegni assunti da Mosca e Pyongyang con l'accordo siglato a giugno 2024. Sinora, da agosto 2023, la Corea del Nord ha formito alla Russia circa 8 milioni di proiettili da artiglieria. Ora, la collaborazione sale di livello. Per la Corea del Nord, che non conferma né smentisce di aver già inviato soldati in Russia, il dispiegamento di truppe nella Federazione russa sarebbe "in linea" con il diritto internazionale. "Se ciò di cui parlano i media internazionali esistesse, penso sarebbe qualcosa fatto in conformità con le regole del diritto internazionale", dice il vice ministro degli Esteri nordcoreano con delega per gli affari russi, Kim Jong Gyu, citato dall'agenzia nordcoreana Kcna. Rimane un dettaglio finora poco considerato. I soldati russi sono contenti di ricevere rinforzi dall'estero? Non troppo, a giudicare dalle conversazioni intercettate dall'intelligence ucraina, come riferisce la Cnn. I militari nordcoreani vengono definiti "battaglione K" o insultati con gli epiteti "fottuti cinesi" nei colloqui captati dai servizi di Kiev nella notte del 23 ottobre.
I primi trasferimenti di unità nordcoreane nella regione di Kursk sarebbero avvenuti il 24 ottobre, nell'area della base di Postoyalye Dvory. In base alle comunicazioni intercettate, ogni gruppo di 30 soldati di Pyongyang dovrebbe essere affidato a 3 ufficiali russi che avranno a disposizione un interprete. "Non capisco dove dovremmo prendere 3 ufficiali per 30 persone. Dove li troviamo?", chiede un soldato russo. "Te lo dico io, stanno arrivando 77 comandanti di battagliati: comandanti e vice", la risposta. —internazionale/[email protected] (Web Info)
La Corea del Nord sta per affiancare la Russia nella guerra contro l'Ucraina. Il 'debutto' dei soldati inviati da Kim Jong-un dovrebbe avvenire domenica 27 ottobre o al più tardi lunedì 28 ottobre, con ogni probabilità nella regione di Kursk, invasa dalle forze armate ucraine da quasi 3 mesi. A fare riferimento alle date precise è l'intelligence di Kiev, che da tempo – con la collaborazione dei servizi sudcoreani – monitora i movimenti dei militari di Pyongyang. Migliaia di uomini hanno raggiunto Vladivostok nelle ultime settimane e sono stati smistati tra vari centri di addestramento. Ora, le prime unità sarebbero pronte ad entrare in azione: in totale, Mosca avrà a disposizione circa 12mila militari nordcoreani. Tutti avranno uniformi e identificativi russi, per confondersi con soldati provenienti dalle regioni asiatiche della federazione.
"Il coinvolgimento della Corea del Nord nelle ostilità non dovrebbe essere affrontato ad occhi chiusi e con commenti confusi, ma con una pressione tangibile su Mosca e Pyongyang per ottenere il rispetto della Carta dell'Onu e per punire l'escalation", le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il presidente russo Vladimir Putin, nel recente vertice dei Brics a Kazan, ha ricordato gli impegni assunti da Mosca e Pyongyang con l'accordo siglato a giugno 2024. Sinora, da agosto 2023, la Corea del Nord ha formito alla Russia circa 8 milioni di proiettili da artiglieria. Ora, la collaborazione sale di livello. Per la Corea del Nord, che non conferma né smentisce di aver già inviato soldati in Russia, il dispiegamento di truppe nella Federazione russa sarebbe "in linea" con il diritto internazionale. "Se ciò di cui parlano i media internazionali esistesse, penso sarebbe qualcosa fatto in conformità con le regole del diritto internazionale", dice il vice ministro degli Esteri nordcoreano con delega per gli affari russi, Kim Jong Gyu, citato dall'agenzia nordcoreana Kcna. Rimane un dettaglio finora poco considerato. I soldati russi sono contenti di ricevere rinforzi dall'estero? Non troppo, a giudicare dalle conversazioni intercettate dall'intelligence ucraina, come riferisce la Cnn. I militari nordcoreani vengono definiti "battaglione K" o insultati con gli epiteti "fottuti cinesi" nei colloqui captati dai servizi di Kiev nella notte del 23 ottobre.
I primi trasferimenti di unità nordcoreane nella regione di Kursk sarebbero avvenuti il 24 ottobre, nell'area della base di Postoyalye Dvory. In base alle comunicazioni intercettate, ogni gruppo di 30 soldati di Pyongyang dovrebbe essere affidato a 3 ufficiali russi che avranno a disposizione un interprete. "Non capisco dove dovremmo prendere 3 ufficiali per 30 persone. Dove li troviamo?", chiede un soldato russo. "Te lo dico io, stanno arrivando 77 comandanti di battagliati: comandanti e vice", la risposta. —internazionale/[email protected] (Web Info)