Un’azione necessaria per contrastare la crisi del settore
Le criticità emerse negli ultimi mesi delineano un quadro allarmante: il settore dell’automotive, da sempre motore trainante dell’economia italiana, è oggi minacciato da una pericolosa combinazione di fattori che stanno causando una drastica contrazione dei volumi produttivi e una progressiva perdita di competitività a livello internazionale. A peggiorare il contesto è la crescente tendenza alla delocalizzazione verso Paesi extraeuropei come Marocco e Tunisia, dove le produzioni vengono trasferite in nome di una riduzione dei costi, ma a scapito della stabilità e della dignità del lavoro italiano.
L’UGL Chimici ritiene inaccettabile che scelte strategiche di questo tipo vengano operate senza una reale visione di lungo termine e senza un adeguato coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori. Gli effetti di queste politiche non solo compromettono la sicurezza occupazionale di oltre 45.000 addetti, ma mettono in discussione anche il valore delle competenze e dell’eccellenza produttiva costruita in decenni di attività sul territorio nazionale.
Richieste e Proposte: salvare il lavoro significa investire sul futuro
Alla luce di queste considerazioni, l’UGL Chimici avanza una serie di richieste precise e concrete alle istituzioni e alle associazioni datoriali:
1. Bloccare le delocalizzazioni e tutelare la produzione italiana con interventi normativi che rendano meno conveniente per le imprese il trasferimento delle attività all’estero. Riteniamo necessario avviare una seria riflessione su incentivi mirati che favoriscano la permanenza delle aziende sul territorio.
2. Valorizzare i Contratti Collettivi Nazionali per garantire maggiori tutele salariali e normative, specialmente in un contesto come quello attuale, dove la flessibilità richiesta ai lavoratori si traduce troppo spesso in un aumento della precarietà.
3. Incentivare l’innovazione e la reindustrializzazione, promuovendo un piano industriale che rilanci il settore attraverso investimenti in ricerca e sviluppo e l’adozione di tecnologie all’avanguardia. Solo con una politica industriale orientata all’eccellenza e alla sostenibilità sarà possibile competere a livello globale senza sacrificare la qualità del lavoro.
Un impegno di tutti per difendere la dignità del lavoro
La proclamazione dello sciopero del 25 ottobre rappresenta un atto di difesa per i diritti e le legittime aspettative dei lavoratori, che non devono essere considerati come variabili di mero adattamento a contingenze economiche sfavorevoli. L’UGL Chimici intende essere in prima linea per garantire un confronto costruttivo e serio, che metta al centro non solo il profitto, ma anche la dignità del lavoro e la stabilità delle comunità colpite da queste dinamiche industriali.
L’auspicio è che questa mobilitazione riesca a sensibilizzare le istituzioni e l’intero settore sull’urgenza di trovare soluzioni concrete, condivise e di ampio respiro, capaci di rilanciare il comparto automotive e restituire sicurezza e fiducia a chi, con dedizione e professionalità, ha contribuito a rendere il settore una delle eccellenze italiane.