VENEZIA (ITALPRESS) – “Bella la notizia della Corte Costituzionale che autorizza il Veneto a partecipare al dibattito – all’interno ovviamente della Corte Costituzionale e circa il ricorso presentato dalle regioni Sardegna, Campania, Puglia e Toscana – per porre freno e quindi per fare in modo di invalidare la legge Calderoli e la legge sull’autonomia. Il nostro ruolo non sarà quello di fare gli avvocati difensori del governo, che sono in grado assolutamente di argomentare e di difendere la legge Calderoli, ma di essere là come parte terza e dire che, se venisse meno la legge Calderoli, noi saremmo danneggiati”. Lo ha detto il governatore del Veneto, Luca Zaia. “Chiediamo l’applicazione della Costituzione: non vogliamo lasciare indietro nessuno, non puntiamo alla secessione dei ricchi come maldestramente qualcuno la vuole definire, ma semplicemente puntiamo a un efficientamento di questo Paese, al fatto che ci sia più responsabilità e che il cittadino una volta per tutte non sia una comparsa nella vita degli altri, ma sia un attore protagonista nel proprio territorio e che soprattutto abbia dei servizi”, ha aggiunto. “Andremo in Corte Costituzionale a difendere le nostre ragioni come parte terza che, se non avesse la legge Calderoli, non potrebbe in questa fase applicare ovviamente la richiesta di autonomia”.
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