“Garantire a un numero di cittadini maggiore possibile la facoltà di potersi sostenere con un reddito derivante da un’attività lavorativa è un obiettivo prioritario della nostra azione politica, per questo abbiamo provveduto ad eliminare una stortura che si perpetrava da anni e che impediva ai cittadini percettori di Naspi di accedere ai cantieri occupazionali. Avere eliminato una barriera, che di fatto impediva l’accesso al mondo del lavoro proprio a coloro i quali ne hanno più necessità, ha un duplice risvolto positivo: ridurre il bacino dei disoccupati ed eliminare le discriminazioni. Anche chi percepisce un sostegno al reddito, infatti, oggi potrà avere la possibilità di sospendere la Naspi per avere un contratto di lavoro. Una possibilità che deve essere concessa a tutti i cittadini in condizioni di difficoltà”.
Così l’assessora del Lavoro Desirè Manca interviene sulla Proposta di legge della Seconda Commissione, approvata oggi dal Consiglio regionale, che prevede la modifica dei commi 1 e 2 dell’articolo 29 della legge regionale 7 maggio 2016, n. 9 (Disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro) concernente gli interventi di politica locale per l’occupazione. “Questa modifica – spiega l’assessora del Lavoro – si prefigge l’obiettivo di intervenire sulla precedente formulazione dell’articolo per porre rimedio a una serie di criticità che hanno fatto emergere un’applicazione della norma non del tutto coerente con la ratio sottesa allo strumento dei cantieri occupazionali”. In particolare, il comma 2 dell’articolo 29, nella sua formulazione originaria, individua i destinatari dei cantieri in coloro che siano nel contempo disoccupati e privi di qualsiasi forma di sostegno al reddito, escludendo i percettori di Naspi.
“L’attuale tenore della norma – spiega l’assessora – non risulta pienamente in linea con quella che è la finalità e la natura dei cantieri occupazionali, quali strumento volto a dare una risposta alla disoccupazione nelle comunità locali, migliorando il profilo di occupabilità dei destinatari. In passato, come emerso dalle analisi sui dati degli anni precedenti che abbiamo avuto cura di elaborare, i soggetti percettori di misure di sostegno al reddito non hanno avuto la possibilità di partecipare ai cantieri e di percepire un reddito derivante da un’attività lavorativa”.
Nello specifico, da un’estrazione effettuata dal SIL Sardegna e aggiornata alla data del 10 ottobre 2024, si evince che su circa 11mila candidature presentate in relazione agli avviamenti a selezione presso i cantieri occupazionali, negli anni 2023 e 2024, circa mille sono state escluse, in quanto risultavano presentate da percettori di sostegno al reddito o sovvenzione o indennità di disoccupazione.
Così l’assessora del Lavoro Desirè Manca interviene sulla Proposta di legge della Seconda Commissione, approvata oggi dal Consiglio regionale, che prevede la modifica dei commi 1 e 2 dell’articolo 29 della legge regionale 7 maggio 2016, n. 9 (Disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro) concernente gli interventi di politica locale per l’occupazione. “Questa modifica – spiega l’assessora del Lavoro – si prefigge l’obiettivo di intervenire sulla precedente formulazione dell’articolo per porre rimedio a una serie di criticità che hanno fatto emergere un’applicazione della norma non del tutto coerente con la ratio sottesa allo strumento dei cantieri occupazionali”. In particolare, il comma 2 dell’articolo 29, nella sua formulazione originaria, individua i destinatari dei cantieri in coloro che siano nel contempo disoccupati e privi di qualsiasi forma di sostegno al reddito, escludendo i percettori di Naspi.
“L’attuale tenore della norma – spiega l’assessora – non risulta pienamente in linea con quella che è la finalità e la natura dei cantieri occupazionali, quali strumento volto a dare una risposta alla disoccupazione nelle comunità locali, migliorando il profilo di occupabilità dei destinatari. In passato, come emerso dalle analisi sui dati degli anni precedenti che abbiamo avuto cura di elaborare, i soggetti percettori di misure di sostegno al reddito non hanno avuto la possibilità di partecipare ai cantieri e di percepire un reddito derivante da un’attività lavorativa”.
Nello specifico, da un’estrazione effettuata dal SIL Sardegna e aggiornata alla data del 10 ottobre 2024, si evince che su circa 11mila candidature presentate in relazione agli avviamenti a selezione presso i cantieri occupazionali, negli anni 2023 e 2024, circa mille sono state escluse, in quanto risultavano presentate da percettori di sostegno al reddito o sovvenzione o indennità di disoccupazione.