Carlo Spinelli (IdD) ” Affermaziomi Valditara incompatibili con suo incarico di governo” e ne chiede le dimissioni
” Dal Ministro dell’Istruzione dichiarazioni fuorvianti riguardo alla lotta contro la violenza sulle donne, un pessimo insegnamento per le nuove generazioni”. Sono le parole del responsabile nazionale per la Politica Interna del movimento Italia dei Diritti che contesta aspramente le dichiarazioni del Ministro Valditara rilasciate durante la presentazione della fondazione Giulia Cecchettin. Prende posizione contraria anche la responsabile Pari Opportunità IdD, la giornalista Lombarda Ketty Carraffa.Carlo Spinelli (IdD) ” Affermaziomi Valditara incompatibili con suo incarico di governo” e ne chiede le dimissioni
Roma 26 novembre 2024: In occasione della giornata contro la violenza sulle donne #25novembresempre, il responsabile nazionale per la Politica Interna IdD Carlo Spinelli ha rilasciato dichiarazioni in risposta alle affermazioni del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara intervenuto con un videomessaggio alla presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin:” Se il governo Meloni da una parte in alcuni casi è confortato da numeri positivi, di contro non possiamo non rilevare i numerosi scivoloni dei vari Ministri e Sottosegretari che lo compongono. Questa volta ad alzare il polverone di polemiche sono le affermazioni del ministro Valditara che intervenendo alla presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin ha motivato le numerose violenze subite dalle donne legandole agli immigrati irregolari e negando di fatto l’esistenza del patriarcato che lo stesso Valditara identifica come un’ideologia. Facendo riferimento alla norma del 1975 che di fatto cancella la figura del Pater Familias secondo lo stesso Ministro dell’istruzione il patriarcato non esiste più ignorando così i numerosi episodi di violenza sulle donne che vengono perpetrati all’interno delle mura domestiche. Faccio notare – prosegue Spinelli – che la provenienza partitica del Ministro Valditara, legato a LN e poi dal 1994 ad AN, è figlia dell’unico soggetto politico che votò contro la riforma in quel lontano 1975.
Adesso la sua appartenenza politica è legata alla Lega di Salvini, e come ogni esponente leghista, le esternazioni hanno sempre un vago ( poi non tanto vago ) sapore di antisemitismo. Anche l’occasione nella quale Valditara è intervenuto ci appare fuori luogo, infatti come ha giustamente risposto Elena Cecchettin, sua sorella Giulia è stata uccisa da un ragazzo per bene di famiglia perbene e italiano. Le parole pronunciate da Valditara cozzano, a mio avviso – va avanti ancora l’esponente IdD – con il ruolo istituzionale che lo stesso Ministro ricopre all’interno di questo governo; infatti come titolare del Dicastero per l’Istruzione, l’insegnamento che viene dato dalle parole di Valditara sulle condizioni che espongono le donne alle violenze da parte di uomini, è pessimo e fuorviante e per questo dovrebbe avere almeno il buon senso di dimettersi.
In realtà, al di la della provenienza familiare, etnica o grado di istruzione, le motivazioni sono da ricercarsi in un disturbo mentale di cui alcuni uomini soffrono e da una forma di quel patriarcato che di fatto Valditara nega, ma che ancora è ben vivo nelle famiglie italiane. Ci sono poi le molestie sul lavoro, fenomeno non da trascurare visto che i dati ISTAT evidenziano come nel biennio 2022/23 siano ben il 13,5% le donne che hanno subito molestie sul posto di lavoro. La posizione del movimento che rappresento è ben chiara da anni, la legge attuale, pur con le sue modifiche, non è sufficiente a garantire la sicurezza alle donne stalkerizzate o maltrattate tra le mura domestiche o all’interno di un rapporto di coppia, senza contare i casi che vedono una donna nel posto sbagliato al momento sbagliato, e la cronaca che ci riserva ancora molti casi di femminicidio ce lo conferma. Bisognerebbe agire sulla psiche degli uomini e dare un supporto psicologico a quelle persone che manifestano tendenze violente verso la donna mettendo in pratica una sorta di TSO psicologico finalizzato a fare in modo che alla mente di questi uomini venga insegnato a vedere una donna come una sua pari e non come un oggetto da possedere ad ogni costo. Mi trovo quindi in grande disaccordo con il Ministro Valditara – conclude Spinelli – e ne chiedo ancora una volta le dimissioni”.
A margine delle dichiarazioni di Carlo Spinelli, si è espressa anche la responsabile per le Pari Opportunità e della regione Lombardia per l’Italia dei Diritti Ketty Carraffa:” Le dichiarazioni del Ministro Valditara sono inaccettabili e assurde, per il luogo e il contesto nel quale sono state espresse, la presentazione della Fondazione dedicata a Giulia Cecchettin. La maggioranza delle donne, in ogni luogo del mondo, sono uccise da uomini conosciuti, dei quali sono vittime di violenza, soprattutto in famiglia. Non basta abolire con un decreto il patriarcato, le azioni che derivano da tale pratica sono presenti nella vita di tutte le donne, a partire dalla violenza psicologica ed economica e, soprattutto, l’immigrazione non è la causa principale”.
Per altre notizie clicca qui