Mercoledì al Teatro Adriano di Cagliari l’ultimo appuntamento della rassegna dedicata ai film in sardo e nelle lingue minoritarie. Ingresso gratuito.
Si chiuderà mercoledì al Teatro Adriano di Cagliari la rassegna cinematografica Nosu e Is Atrus nata per dare spazio ai film realizzati in sardo e nelle altre lingue minoritarie. L’ultima giornata di proiezioni è prevista mercoledì 13 novembre a partire dalle 19 ed è dedicata ai cortometraggi “Il binario morto” di Antonio Maciocco e “Quello che è mio” di Gianni Cesaraccio.
Maciocco nel suo film affronta il tema del suicidio raccontandolo con semplicità e spensieratezza. Tommaso dopo aver perso il lavoro rientra in Sardegna. Disperato decide di farla finita sdraiandosi sulle rotaie della ferrovia. Si tratta però di un binario morto, l’ennesima linea soppressa. Il ragazzo solo e sconsolato incontra Franco, un personaggio singolare che abita in una stazione abbandonata. L’uomo ha un unico obiettivo rimettere in sesto l’antico vigneto di famiglia. Tommaso, inizialmente titubante, aiuta Franco nella sua impresa. Grazie a questo incontro il ragazzo imparerà ad affrontare la vita con più fantasia e leggerezza.
“Quello che è mio” è invece un film di denuncia che getta luce sulle tragiche conseguenze che hanno colpito oltre 4000 soldati italiani nell’arco degli ultimi 50 anni, a causa dell’esposizione a materiali tossici presenti negli armamenti militari. Quattro malati terminali viaggiano per un paesaggio rurale, armati fino ai denti, compiendo una rapina dietro l’altra. Sono amici, colleghi: ex soldati che si sono ammalati in missione. Dovranno superare i loro limiti e le loro paure per riuscire a dare forza e dignità ai loro ultimi giorni.
La rassegna Nosu e is Atrus è finanziata dal Comune di Cagliari e si inserisce fra le attività collaterali della settima edizione del Premio Kentzeboghes che è sostenuto dalla Fondazione Banco di Sardegna, dalla Regione Autonoma della Sardegna. La direzione artistica è di Paolo Carboni.
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