Si va verso una svolta epocale per il settore del gioco pubblico, già in atto invero: prima le innovazioni che hanno trainato il settore su una nuova prospettiva, poi la riforma complessiva in itinere.
Il dibattito più recente riguarda i sistemi di pagamento, con un sempre più possibile addio al contante e l’introduzione di soluzioni fintech sicure, tracciabili e capaci di rendere diverso il mercato del gaming online.
Ne parlano in un’intervista gli esperti di settore di Giochidislots.com: “Il mondo del gioco, in particolare quello online, potrebbe cambiare radicalmente anche dal punto di vista esperienziale. I regolatori stanno spingendo per il taglio del contante, in primis per migliorare trasparenza e contrastare l’evasione, poi per svecchiare i metodi di pagamento tradizionali. Su questo si registrano le maggiori resistenze di operatori e giocatori”, commenta Silvia Urso.
Ma con il limite di 100 euro settimanali per le ricariche in contante nei PVR sorgono le maggiori domande: “Quali saranno le conseguenze economiche per gli esercenti? È un dubbio lecito perché il cambiamento arriva in un momento di forte crescita del gioco online. È un fatto che tocca anche le transazioni dal momento che il 22% di queste arrivano tramite modalità digitali. Il passaggio all’online può dirsi completo”, continua l’esperta di Giochidislots.
Un percorso ad ostacoli non privo di insidie e diffidenze: gli utenti rischiano, sostengono, la perdita di anonimato e sono preoccupati per la privacy, dal momento che l’adozione di sistemi cashless è ormai radicato anche in termini di sicurezza, per la maggioranza di giocatori tradizionali.
Come va in altre realtà? L’esempio è quello del Brasile: “Qui il sistema PIX ha rivoluzionato, dal 2020, i pagamenti digitali. I trasferimenti sono istantanei e gratuiti anche per piccole operazioni. Il contante è scomparso. In Italia un’adozione simile richiederebbe una spinta normativa ma anche culturale”, spiega Urso.
Per l’Italia si è davanti ad un bivio: le alternative sono poche, perché o ci si adatta alla digitalizzazione o si persegue nella resistenza. Eppure la diffidenza sempreverde per le novità nel Belpaese sta forse calando: “Il pubblico ormai si abitua rapidamente. C’erano polemiche anche per la tessera sanitaria per le VLT, eppure oggi è un fatto accettato poiché è garanzia di maggiore sicurezza”, chiosano l’esperta.
Le sfide per gli operatori sono tante ma la principale è quella di trovare un equilibrio tra l’innovazione imperante e le abitudini dei giocatori. Oltretutto con una serie di cambiamenti normativi che richiedono più riflessioni, anche da parte dell’autorità: “A garanzia della sicurezza, certo, ma anche della trasparenza e del rispetto della privacy. Il settore cresce, si ingrandisce, il mercato italiano in particolare è appetito ed appetibile. Quel che è certo è che i cambiamenti sono profondi e saranno sempre più cruciali”, conclude l’head writer di Giochidislots.com.