“Non si può tornare indietro e cambiare l’inizio ma si può iniziare da dove ci si trova e cambiare il finale”, recita l’adagio, significativo, che caratterizza l’VIII edizione di TRANSISTOR – Nuove generazioni, il festival del Cada Die Teatro dedicato ai giovani e ai nuovi linguaggi, con la direzione artistica di Mauro Mou. La giornata clou domani, sabato 2 novembre, con spettacoli, incontri, laboratori e concerti uniti dal filo conduttore del disagio giovanile e dell’esperienza dei presidi culturali nelle carceri minorili, come spazi di educazione, creatività e inclusione. #Castigo, il sottotitolo di quest’anno di Transistor, che si è arricchito della collaborazione dell’Associazione CCO – Crisi Come Opportunità, impegnata dal 2013 a portare avanti, insieme ad altre attività di valenza socio-culturale, il progetto nazionale Presidio Culturale permanente negli Istituti Penitenziari per Minori, oggi attivo in 7 IPM sul territorio nazionale, con laboratori di teatro e musica rap continuativi, ogni settimana, per 12 mesi l’anno. “L’alleanza fra CCO e Cada Die – spiega Mou – ha dato vita all’apertura del progetto di Presidio Culturale Permanente dedicato agli ospiti della struttura carceraria di Quartucciu. Con il teatro, la musica rap e le percussioni da più di un anno cerchiamo di costruire insieme ai ragazzi uno spazio speciale e un tempo esclusivo, dove raccontare storie, condividere sogni e speranze per il futuro”. A ospitare le attività e i momenti di spettacolo sono proprio l’IPM di Quartucciu e gli spazi della Vetreria di Pirri, dove domani (sabato 2) si svolgerà il ricco programma di eventi aperti al pubblico di Transistor. Si inizia alle 10.30 con CRONACA DI UNA DETENZIONE SCENICA, con i Cuori di Panna Smontata, gruppo della Scuola di Arti Sceniche del Cada Die Teatro. Lo spettacolo viene riproposto in versione “outside”, dopo aver inaugurato il giorno prima (venerdì 1) il festival all’Istituto Penale per i Minorenni di Quartucciu, con i ragazzi ospiti dell’IPM e i Cuori di Panna Smontata.
E’ il frutto di un laboratorio teatrale che ha preso vita tra le mura del carcere minorile di Quartucciu e la Scuola Arti Sceniche La Vetreria di Pirri a Cagliari. Il laboratorio, che si è sviluppato come un dialogo continuo tra “dentro” e “fuori”, ha coinvolto giovani detenuti e ragazzi che non appartengono al contesto carcerario, facendoli incontrare e confrontare all’interno dello spazio scenico del teatro, della musica, della scrittura e dell’arte.
“Cronaca di una Detenzione Scenica – precisa Mauro Mou – rompe le barriere e supera i preconcetti, portando il pubblico a vedere i giovani detenuti non solo come ‘colpevoli’, ma come ragazzi con storie, sogni e desideri. Le parole e i corpi si fanno veicolo di emozioni, di dialoghi e narrazioni intense che sfidano l’idea di reclusione, per restituire l’umanità e la dignità a chi, in quel momento, vive una condizione di marginalità. È una cronaca che si muove sul filo delle emozioni, in cui l’arte del teatro diventa strumento di dialogo, di ascolto e di incontro, abbattendo muri e creando nuovi ponti tra chi è dentro e chi è fuori”.
A seguire si terrà un breve incontro con la compagnia teatrale Puntozero, dell’Istituto Penale per i Minorenni “Beccaria” di Milano.
Alle 11.30 sarà il momento della conferenza SPRIGIONIAMO L’UTOPIA: OLTRE IL CASTIGO. Proposte Educative e di Comunità nel sistema Penitenziario Minorile. Una occasione di confronto e riflessione per provare a immaginare un carcere che non sia un luogo di privazione ma uno spazio di crescita e di rinascita. Un luogo dove i giovani che hanno commesso errori trovino non solo la possibilità di riflettere sulle loro azioni ma anche le risorse per rimettersi in cammino con una nuova consapevolezza. “Un luogo senza giudizio – sottolinea ancora Mou – dove ogni ragazzo, indipendentemente dal reato commesso, venga visto non come un ‘colpevole’ irrecuperabile ma un giovane con potenzialità da riscoprire, con l’idea che si può cambiare, migliorare e tornare a essere una parte positiva della società”. Si parlerà di tutto questo con Maria Gabriella Serra, Funzionario della professionalità pedagogica del Centro Giustizia Minorile per la Sardegna; Gianni Loy, Garante dei diritti dei detenuti della Città Metropolitana di Cagliari, che si soffermerà sulle “Problematiche generali dei detenuti”; Barbara Cadeddu, esperta di sviluppo urbano e innovazione sociale, con l’intervento “È possibile superare la visione custodialista alla base del modello carcerario dominante? Riflessioni, spunti e utopie realizzabili attraverso i progetti sull’Istituto Minorile di Quartucciu”; Elena Argiolas, dell’Associazione Antigone, che rifletterà sui “Dati generali sugli IPM in Sardegna e in Italia”, con un focus sulla situazione attuale del trattamento dei detenuti minori; Annina Sardara, esperta in programmi di giustizia riparativa e formatore; Ugo Bressanello, della Fondazione Domus de Luna, che affronterà il tema “Cosa succede dopo il carcere”.
Dalle 10 sarà visitabile SPRIGIONIAMO L’UTOPIA, una installazione/laboratorio a cura di Francesca Pani, con la collaborazione di Barbara Cadeddu, realizzata dagli studenti delLiceo Scientifico Pacinotti di Cagliari. Attraverso un laboratorio di architettura (e di umanità), un modo per riflettere sulle strutture detentive come luoghi fisici e non solo.
Nelle note di presentazione è scritto:”Il carcere è una città invisibile nascosta dietro spesse mura; dentro o fuori dalla città, possibilmente lontano dagli occhi di tutti. Ma è sufficiente entrare una sola volta per vedere i muri che la circondano iniziare a sgretolarsi. L’umanità che si trova al suo interno è così spiazzante e allo stesso tempo così normale che dopo averla conosciuta non è più possibile fare a meno di vederla. I muri del carcere, fatti di mattoni, cemento, ma anche di paura, pregiudizio e indifferenza, iniziano a farsi trasparenti, leggeri”.
Terminata la sessione mattutina del festival, si riprende alle 18 con PORTAMI LÀ FUORI. Laboratorio di teatro e rap negli istituti penali per minorenni. Una prova pratica a cura di CCO – Crisi Come Opportunità, con i suoi formatori, la compagnia teatrale Puntozero (IPM “Beccaria” di Milano) e i cantanti e musicisti che saranno protagonisti del concerto successivo che chiuderà la serata.
Prima, alle 20, Incursioni dei clown poliziotti, una “manganellata” di risate con Pasquale Imperiale e Vincenzo De Rosa (Teatro del Sottosuolo), e alle 20.30 gran finale dove a farla da padrona sarà la musica rap: nel concerto “outside” CASTIGO SHOWCASE sul palco nella Corte della Vetreria di Pirri saliranno Verena, Dinastia, Dr. Drer & CRC posse, Zù Luciano, Willy Valanga, 1989, Kento, Lucariello.
A chiudere l’ottava edizione di TRANSISTOR – Nuove Generazioni, il concerto verrà riproposto il giorno dopo, domenica 3 novembre, in versione “inside”, alle 10.30, nell’Istituto Penale per i Minorenni di Quartucciu.