(Adnkronos) – "La nostra patologia ha un impatto assistenziale di altissima intensità. Nonostante questo, noi decidiamo di stare a casa. Il nostro primo punto di riferimento è la famiglia ma, ovviamente, anche la famiglia deve essere adeguatamente supportata. Abbiamo" quindi "bisogno di un perimetro di protezione e, per farlo, c'è bisogno di avere dei percorsi dedicati, dei percorsi privilegiati. Bisogna sapere esattamente quello che c'è da fare, quello di cui abbiamo bisogno, dal punto di vista quantitativo ma anche qualitativo e, soprattutto", in modo "tempestivo: le cure al domicilio devono essere organizzate sapientemente, intorno ai bisogni". Lo ha detto all'Adnkronos Salute Pina Esposito, segretario nazionale Aisla Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica, in occasione dell’evento streaming della campagna ‘La promessa per la ricerca’, promossa da Aisla e trasmessa su YouTube e sui canali social dell'associazione. "L'aspetto sanitario – aggiunge Esposito – è certamente un elemento determinante ma è necessario essere presi in carico prima come persone. Solo così possiamo andare oltre la malattia, con percorsi dedicati". —[email protected] (Web Info)
Breaking news
- Poste, Girasole (NU), servizi INPS nel nuovo ufficio postale “Polis”
- Cagliari, il Rettorato ospiterà un seminario sulla violenza di genere
- Esposito (S.Raffaele): “Obiettivo con Microsoft di sviluppare soluzioni che arrivino al processo di diagnosi e cura del paziente”
- Egitto, italiano arrestato per contenuti ‘che incitano alla dissolutezza’: cosa rischia
- Thiago Motta “Milan forte, tutti dovranno dare qualcosa in più”
- Scamarcio a ‘Belve’, l’intervista divide il web e Porcaroli risponde con ironia
- Ue, Borchia “Siamo preoccupati, Ribera è peggio di Timmermans”
- Ue, Palmisano “L’accordo sulla nuova Commissione è una farsa”