Saccomanno-Onesti: «Un appello al buon senso e alla collaborazione per il bene dell’intero sistema sanitario»
ROMA 28 NOV 2024 – A seguito delle nuove tariffe decise dal Ministero della Salute e approvate dalla Conferenza Stato-Regioni, l’AISI – Associazione Imprese Sanitarie Indipendenti – esprime preoccupazione per l’equilibrio del sistema sanitario privato accreditato e l’impatto che queste modifiche potrebbero avere sui cittadini.
Karin Saccomanno, Presidente di AISI, dichiara: “Le nuove tariffe, che vanno dal 30% al 60% in meno, rischiano di compromettere gravemente la sopravvivenza delle strutture private accreditate, che sono fondamentali per il supporto al Sistema Sanitario Nazionale. Ci domandiamo come possano queste strutture sopravvivere con risorse così insufficienti, soprattutto in un periodo in cui l’intero settore sanitario è sotto pressione. Queste tariffe non solo non coprono i costi operativi, ma mettono in pericolo anche la qualità dei servizi erogati.”
La sanità privata accreditata ha sempre svolto un ruolo cruciale nel supportare il SSN, contribuendo a ridurre le liste d’attesa e offrendo servizi di qualità, anche in aree specialistiche e in regioni a elevata domanda di cure. Tuttavia, l’attuale sistema di tariffe rischia di minare la solidità delle strutture, creando una spirale negativa che ricadrà inevitabilmente sui cittadini italiani.
Giovanni Onesti, Direttore Generale di AISI, aggiunge: “Non possiamo ignorare che con l’attuale modello, molte strutture potrebbero essere costrette a ridurre i propri servizi o, peggio ancora, a chiudere. Questo avrebbe come risultato il sovraccarico del sistema pubblico, già in difficoltà, e l’aumento delle liste di attesa. È un errore strategico che potrebbe avere gravi ripercussioni sociali. Le strutture private accreditate sono una risorsa che non può essere ignorata, perché il loro indebolimento non fa altro che aggravarne i problemi del pubblico.”
Nel contesto in cui il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha recentemente presentato una nuova riforma che mira a riorganizzare il sistema sanitario nazionale, promuovendo il lavoro in team multidisciplinari e un maggior ricorso a soluzioni tecnologiche innovative, l’AISI riconosce gli importanti sforzi per rilanciare e potenziare il SSN.
Tuttavia, è fondamentale che venga preservata la capacità delle strutture private di supportare il sistema pubblico. Un privato solido e sostenuto dallo Stato può rappresentare un importante alleggerimento e supporto per le difficoltà del SSN, non una certo la causa del suo indebolimento, nell’ottica di un sistema sanitario dove pubblico e privato sono sempre più vicini.
“Chiediamo quindi una revisione urgente delle tariffe e un dialogo costruttivo con il Ministero della Salute e la Conferenza Stato-Regioni per definire un sistema che garantisca non solo la sostenibilità economica delle strutture, ma soprattutto la continuità e la qualità dei servizi erogati a favore dei cittadini,” concludono Saccomanno e Onesti.
Il Direttivo di AISI fa appello al buon senso e alla responsabilità collettiva per garantire che le decisioni prese non compromettano ulteriormente il sistema sanitario, e soprattutto non mettano a rischio la salute dei cittadini italiani.