Centro Studi Agricoli – Sardegna, primi casi di capi morti su capre a causa del virus della bluetongue. Monica Pisanu componente il direttivo del Csa: la regione non dimentica il comparto caprino sardo e inserisca la specie caprina negli indennizzi e non si parli solo di ovini.
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In Sardegna compaiono in primi capi morti a causa del Virus della Blue Tongue, sino a oggi la specie caprina veniva colpita dal dilagante Virus della Blue Tongue ma non si erano registrati capi morti o aborti, così come non si riscontravano apertura di focolai all’interno delle greggi di capre negli allevamenti della specie.
Ora anche il comparto caprino viene colpito danneggiato e si registrano i primi capi morti accertati dal potentissimo virus che in questi mesi sta devastando le greggi di ovini in tutta la Sardegna, a oggi per il comparto ovino dai dati ufficiali si hanno n’55.860 capi morti e si avvia verso i 60.000 e ben n’ 186.302 capi colpiti su un totale di greggi oggetto di focolaio di n’ 1.404.026 capi ( fonti Ist.Zooprofilattico della Sardegna) su una consistenza di ovini in Sardegna di 2.799.592 capi adulti ( fonte BDN Nazionale) siamo al 50% del totale capi ovini coinvolti. Ora viene toccato il comparto Caprino, che ricorda la dirigente del Centro Studi Agricoli Monica Pisanu, vede al primo posto la Sardegna con ben 266.042 capi adulti seguita solo dalla Calabria con 98.741 capi.
Siamo molto preoccupati, per questi capi morti di capre a causa della BluTongue, ed i servizi veterinari hanno certificato la moria da parte del Virus sierotipo 3 e 8 e aperto i primi focolai nell’areale di Arbus, una zona ad alta densità degli allevamenti di capre. Ora chiedo e chiediamo anche come dirigente del Centro Studi agricoli e Presidente dell’Associazione Allevatori di Capre in Sardegna , che la Regione riconosca il danno causato dal Virus della Blu tongue anche per la specie Caprina e la inserisca all’interno degli indennizzi, stiamo riscontrando anche casi di aborti e conseguente diminuzione delle produzioni di latte, continua Monica Pisanu. E’ giunta l’ora che anche il comparto Caprino Sardo, abbia la giusta attenzione, che sino a oggi non c’è stata e si inizi anche a discutere sul prezzo del latte di Capra che viene considerato ancora una volta di poco valore e si arrivi a riconoscere il giusto prezzo. Su questo saremo molto attivi nei prossimi mesi sia come Centro Studi Agricoli che come Associazione Allevatori di Capra in Sardegna, conclude Monica Pisanu.