Si fa fatica a svoltare, specie quando intervengono fattori che vanno oltre la normale gestione di una trasferta. E il fato ha voluto che nemmeno alla terza giornata di campionato si ritrovasse il terzetto titolare: è mancato il perno più importante, Yaraoslav Zhmudenko, all’ultimo momento impossibilitato a raggiungere le Marche. Nonostante la lunga riabilitazione che lo sta condizionando dopo l’intervento al ginocchio di qualche me se fa, a metterci la pezza ci ha pensato l’italo argentino Nicolas Galvano che anziché starsene a casa sua, è rimasto assieme alla squadra.
“È indubbio che vedendo la classifica attuale – precisa il presidente del Tennistavolo Norbello Simone Carrucciu – siamo più vicini alla retrocessione che non ai play off ma non sono preoccupato, negli anni forse ne abbiamo passate anche di peggio, riuscendo comunque a risollevarci. Finché non vedremo la squadra giocare al completo, però, sarà difficile dare uno scossone alla classifica. Domani (6 novembre) ci attende un derby sardo in versione testa-coda. La speranza è che si possa intravedere un minimo di luce. Nel frattempo non ci rimane che tenere alto l’umore”. L’ultimo intervento è dedicato al club che gli ha accolti: “Rivolgo un ringraziamento particolare alla società di Servigliano per l’ospitalità che ci ha riservato, e come sempre non ci resta che dire a buon rendere.
Oltre allo scontro di via Crespellani, i Norbelloni avranno un impegno internazionale casalingo per il 10 novembre, quando si giocherà il primo turno della Coppa Europea TT Intercup. Per l’occasione giungeranno in centro Sardegna i francesi de La Garde TT. L’ingresso sarà come sempre gratuito.
La scorsa domenica ha esordito anche la formazione paralimpica in piedi (classe 6-10).
Dei due più quotati della squadra sarda gioca solamente l’argentino Gaston Alto, ma per lui la giornata diventa un incubo perché è costretto a subire un micidiale 1-2 da parte di due ragazzini prodigio che si preparano, con queste partite, a consolidare la loro già ben definita posizione internazionale. Prima il quindicenne giapponese Ryuusei Kawakami, poi il sempre più sorprendente quattordicenne Danilo Faso lo colgono non sufficientemente pronto a gestire fino in fondo l’inesauribile energia dei due adolescenti che spesso e volentieri gli hanno recuperato dei congrui vantaggi.
Detto di Galvano in versione comparsa per via dell’infortunio che non gli permette di esprimersi con la solita agilità, resta il bel punto di Marco Antonio Cappuccio molto bravo ad emergere dal pantano superandosi proprio nei confronti del piccolo Faso.
Con i pongisti paralimpici Max Manfredi e il sardissimo Mauro Mereu c’è anche l’allenatrice paraguaiana Lucero Ovelar. Inizia così una nuova intrigante esperienza per il team che ritorna a casa a mani vuote ma mai con il broncio. “Reputo la nostra prestazione discreta – rimarca Massimiliano Manfredi – con la prima uscita persa di misura con la compagine padrona di casa e poi la seconda, contro quella romana, nettamente superiore. Reputo sempre buona l’intesa con Mauro Mereu anche se il fatto di non allenarsi insieme si fa sentire. Ottima l’ospitalità del Saronno in un concentramento dove ho visto avversarie di altissimo livello con la presenza anche di alcuni giocatori stranieri. Sarà difficile ripetere la prestazione della scorsa stagione. Speriamo comunque di giocare bene divertendoci. Buona l’intesa con l’allenatrice/accompagnatrice Lucero”.
Padroni di casa sulle ali dell’entusiasmo, ospiti con la forza della disperazione in corpo: ne uscirà fuori un match che va oltre il solito sapore da derby.
Fino a questo momento la Marcozzi ha battuto nell’ordine le seguenti compagini: i campioni d’Italia della Apuania Carrara, la matricola Tennistavolo Sassari, Il Circolo Prato.
Ha finora impiegato 6 giocatori: gli imbattuti Federico Vallino Costassa, l’indiano Chandra Jeet, il greco Angelaki Konstantinos. E poi l’autoctono Carlo Rossi, l’ex di turno lusitano Enio Mendes, il russo Denis Ivonin.