Chiesto l’accesso agli atti del progetto con il cronoprogramma dei lavori che dureranno anni
BUSINCO: Le sale operatorie non devono essere chiuse Pronti ad andare in procura
Denuncia Angioni Gianfranco USB Sanità :
Troppe ombre e mezze verità sui lavori che interesseranno per anni l’ Oncologico. Per questo abbiamo ritenuto opportuno richiedere l’accesso agli atti di tutta la documentazione riferibile al progetto esecutivo e cantierabile.
Chiarisce Angioni- In previsione dell’ imminente inizio dei lavori che interesseranno le sale operatorie del Businco, non siamo riusciti a rilevare sull’albo pretorio aziendale nessun atto che identifichi il progetto esecutivo con la fase della validazione, cantierabile e con il cronoprogramma dei lavori. Abbiamo pertanto ritenuto opportuno, unitariamente alla nostra RSU, richiedere l’accesso agli atti del progetto.
Continua il leader sindacale, Siamo fortemente preoccupati e convinti che senza accorgimenti correttivi che possano identificare delle soluzioni diverse al trasferimento delle sale operatorie sarà il disastro per pazienti e operatori.
La sensazione oramai percepita, vista anche la carenza cronica del personale, è che si voglia smantellare il Polo Oncologico Regionale e renderlo ibrido e in mano al privato.
Questa probabilità dev’essere scongiurata in tutti modi – tuona il sindacalista- per noi non ci sono dubbi: durante il periodo dei lavori, l’unica alternativa possibile alla chiusura delle sale operatorie, rimane la sistemazione dell’ala B sita al secondo piano del Businco.
All’interno dell’area, oramai abbandonata da oltre 5 anni e utilizzata come deposito, sono disponibili circa 500 metri quadri che possono essere predisposti all’utilizzo di diverse sale operatorie avendo anche l’impianto per i gas medicali già ultimati.
Abbiamo ritenuto inoltre opportuno evidenziare al rappresentante legale del Brotzu la dott.ssa Agnese Foddis che, l’eventuale mancata predisposizione del progetto, corredato dai vari passaggi di verifica e convalida, oltre ad evidenziare responsabilità giuridiche e amministrative, renderebbero nullo il procedimento esecutivo.
Avvisa Angioni- Siamo disposti ad andare fino in fondo, anche rappresentando la problematica alla Procura della Repubblica.
Continueremo con la lotta e non permetteremo che gli ammalati di cancro e i diversi professionisti possano subire quest’ altra ennesima ingiustizia. Conclude il sindacalista