La perte n’existe pas
Crisa
A cura di Chiara Manca e Simona Spinella
MANCASPAZIO
Via della Pietà, 11, Nuoro
Vernissage 20 dicembre ore 18:00
Dal 20 dicembre 2024 al 15 febbraio 2025
Dal mercoledì al sabato dalle 18:00 alle 20:00
La mostra “La perte n’existe pas”, prima personale di Crisa a Nuoro, inaugura il 20 dicembre da MANCASPAZIO
La mostra La perte n’existe pas, prima personale di Crisa a Nuoro, inaugura il 20 dicembre da MANCASPAZIO, con la curatela di Simona Spinella, curatrice del Museo MUSMA di Matera e Chiara Manca.La curatrice del MUSMA di Matera, Simona Spinella, incontra Crisa a marzo, quando, nelle nuove sale del Museo l’artista di Cagliari ha dipinto per la sala che ospita in permanente le opere di Maria Lai, Cartogramma, una grande geografia murale. Una connessione attraverso il lavoro di Lai fra Matera e la Sardegna, che si è consolidata a giugno, con Cartogramma II, al Museo Stazione dell’Arte di Ulassai (opera realizzata in occasione della I Biennale d’Arte Contemporanea dedicata a Lai, con la quale Crisa ha vinto il premio del Comitato Scientifico).
Scrive Spinella nell’introduzione al suo testo “È attraverso uno spazio – quello di relazione – che mi ritrovo a scrivere di questa esperienza. Con Federico e Chiara, nel corso di questi mesi, abbiamo condiviso spazi d’interazione umana, intrecciando relazioni tra eventi e creando così uno spazio di possibilità, appunto, che mi ha portato ad accogliere il loro timido invito.”
Crisa ha già lavorato a Nuoro, come precisa Chiara Manca “Ho conosciuto Crisa proprio a Nuoro, nel 2013, mentre dipinge nel muro di fronte al Museo MAN, l’opera per il progetto site-specific “Off”, con la curatela di Marco Peri, sempre in quel periodo sono comparse le balene (oggi cancellate) nelle strade della città.”
L’artista di Cagliari torna a Nuoro con opere su tela, che raccontano il suo attuale percorso artistico ed immaginario creativo. La mostra La perte n’existe pas, attraverso l’esposizione di sette tele, realizzate nell’ultimo periodo, racconta una nuova fase della pittura di Crisa, dove il muro si trasferisce su altro supporto per mostrare il passaggio del tempo che scorre e le connessioni che si creano tra l’artista e la superficie pittorica e i fruitori delle sue opere.
La mostra è accompagnata da catalogo, con i testi di Simona Spinella e Chiara Manca, fotografie di Nelly Dietzel e grafica di Sara Manca, sarà visitabile fino al 15 febbraio dal mercoledì al sabato dalle 18 alle 20.
Federico Carta, in arte Crisa, (Cagliari, 1984) Autodidatta, sperimenta il disegno sin da bambino. All’età di 12 anni inizia a dipingere graffiti sui muri per dedicarsi parallelamente alla pittura su materiali di recupero e su tela dopo qualche anno.
Con il passare del tempo prosegue la sua ricerca in città, lungo le strade, sviluppando temi legati alla natura ma anche alla metropoli. Sperimenta diverse tecniche e materiali, sviluppando uno stile personale di ricerca e di espressione. I suoi dipinti trattano di tematiche quali il degrado urbano, l’ambiente, l’inquinamento, il rapporto tra l’uomo e la natura. Tali tematiche prendono forma principalmente all’interno di un contesto urbano rappresentato attraverso numerosi simboli del suo immaginario poetico: antenne, lavatrici, fabbriche, palazzi, aree desolate, discariche.
Ha realizzato numerosi murales e progetti per spazi pubblici in varie città e periferie del mondo. Nel 2019 ha realizzato il progetto ‘Tracce Asia 2562’ tra la Thailandia, il Laos e il Vietnam. Oggi è impegnato fra progetti pubblici e commissioni private in Italia e all’estero.
Per altre notizie simili clicca qui