La Valigia Dell’Attore – XXI Edizione: Secondo Atto a La Maddalena – Tre giorni dove l’isola è divenuta dimora di cinema, arte e ricordi legati a Gian Maria Volontè, a 30 anni dalla sua scomparsa
Si è svolta a La Maddalena tra il 6 e l’8 Dicembre, il Secondo Atto della XXI Edizione de “La Valigia Dell’Attore”, festival di cinema dedicato alla memoria di Gian Maria Volontè. Secondo atto di questo festival che omaggia e ricorda i 30 anni dalla scomparsa di Volontè, storico attore italiano al qule l’isola di La Maddalena è fortemente legato.
Prima serata della XXI Edizione de “La Valigia Dell’Attore” – Volontè – L’uomo dai mille volti, proiezione del film di Francesco Zippel:
Si è tenuta il 6 Dicembre 2024, dalle ore 20.45, la serata inaugurale.La serata di è stata introdotta da Boris Sollazzo e Fabio Ferzetti, che in maniera leggera e spassosa hanno accompagnato il pubblico in una prima infarinatura sul film. Sul palco è poi salito il regista del film, Francesco Zippel, che molto emozionato ha raccontato al numeroso pubblico in sala, il sentimento artistico che lo ha legato e che lo lega tutt’ora a Gian Maria Volontè.
Il regista si è detto onorato di poter raccontare con questo film documentario le gesta artistiche e non solo, anche un pensiero umano e politico, dell’uomo e attore Volontè.
Le parole del regista, cariche di commozione, sono state accompagnate da un forte applauso del pubblico.
«Questo è un film che andava fatto, lo stavamo aspettando!»
Ha successivamente affermato Fabio Ferzetti, che compare nel film. Infatti Ferzetti ha più volte affermato nella prima parte della serata di come e di quanto fosse necessario racconatare alle nuove generazioni l’importanza di un personaggio del calibro di Volontè.
Ha inoltre raccontato alcuni aneddoti su Volontè circa le gite in barca che hanno fatto insieme per mesi.
Subito prima della proiezione del film, è salita sul palco Giovanna Gravina Volontè, figlia dell’attore, che ha concluso il dibattito circa il film e ha annunciato il film ai presenti.
Il film è un documentario del 2024 distribuito da Lucky Red. Il film racconta tramite reperti storici e testimonianze autentiche di vari attori la vita artistica, personale e politica di Volontè.
Tra i volti che hanno parlato di Volontè figurano Giovanna Gravina Volontè, Angelica Ippolito, Toni Servillo, Pierfrancesco Favino, Valeria Golino, Valerio Mastandrea e molti altri.
Il film ha un taglio intimo e avvolgente, che intrattiene e accompagna lo spettatore. Insieme ai reperti storici e le testimonianze figurano numerose riprese di La Maddalena, che quasi fa da sfondo e culla lo spettatore in questo intimo ma necessario viaggio nella vita di Gian Maria Volontè.
Al termine della proiezione, il pubblico ha espresso il suo parere positivo con un sonoro applauso.
Seconda serata della XXI Edizione de “La Valigia Dell’Attore” – “La mort de Mario Ricci” (1983), proiezione del film di Claude Goretta:
Si è tenuta il 7 Dicembre 2024, dalle ore 20.45.
La serata è stata interamente introdotta da Giovanna Gravina Volontè che ha raccontato le difficoltà nel trovare il film. Si è parlato a lungo del lascito culturale e professionale del festival e dei numerosi artisti che hanno varcato la soglia isolana, a dimostrazione di quanto la cultura e il cinema siano importanti per l’isola.
Numerosi volti noti del festival hanno avuto la possibilità di dire qualche parola al pubblico, come Jacopo Onnis, giornalista Rai ormai in pensione, habitué de “La Valigia Dell’Attore” e ha tenuto un toccante discorso.
“Se mi guardo indietro, vedo un magnifico percorso dentro questo grande festival. So che tutta la fatica è servita!”
Con la commozione di Gravina Volontè e l’applauso del pubblico, la prima parte della serata si è conclusa ed è cominciato il film.
Terzo incontro della XXI Edizione de “La Valigia Dell’Attore” – Una mattina di musica e letteratura nel cuore dell’operato di Volontè:
Si è tenuta l’8 Dicembre 2024, dalle ore 10.00 la terza e ultima tappa.
La mattinata, tenutasi presso il Civico Mercato, è stata introdotta da Giovanna Gravina Volontè che ha rinnovato i suoi sentiti ringraziamenti al pubblico e agli ospiti.
Subito dopo sono stati accolti sul palco i cantanti e musicisti Joaquelin Demuro, Veronica Satta e Piergiulio Manzi, che hanno donato al pubblico una splendida interpretazione di alcuni brani in spagnolo e sardo.
E sulle note del trio, la mattinata ha dato luogo a numerose presentazioni di libri e saggi dedicati alla memoria di Gian Maria Volontè e il suo lascito come attore e uomo.
Il coordinatore di queste presentazioni è stato Fabrizio Deriu, che con professionalità e leggerezza ha fatto dialogare autori e curatori con il pubblico.
La prima autrice che ha parlato è stata Valeria Mannelli, autrice di “Gian Maria Volontè. L’immagine e la memoria”, affiancata da Paola Bortolaso e Mauro Genovese.
Autrice e curatori hanno parlato dell’importanza di un libro del genere e di come accingere agli archivi storici sia così fondamentale per la salvaguardia del patrimonio culturale italiano.
Successivamente ha preso parola Ilaria Floreano, la curatrice del libro “L’ultimo sguardo. Vita e morte di Gian Maria Volontè”, di Stefano Loparco.
La Floreano ha parlato invece della genesi del libro, rimasta nel cassetto per molto tempo fino a due anni fa e di quanto si fosse sentita onorata di aver svolto tale lavoro sulla figura di Volontè.
A seguire sul palco sono saliti Alberto Crespi, per presentare il volume monografico di “Bianco e Nero” interamente dedicato a Volontè e Gianluca Arcopinto, autore di “Libertè, Egalitè, Volontè”.
Insieme a loro sul palco si sono successivamente aggiunti Fabio Ferzetti e Felice Laudadio, per donare al pubblico altri spunti di riflessione e aneddoti su Volontè.
Infine l’ultimo autore salito sul palco è stato Giovanni Sevastano, autore di “Gian Maria Volontè. L’attore scultore”, che ha parlato del mestiere dell’attore e della grande maestria sempre proposta da Volontè.
Giovanna Gravina Volontè ha infine concluso la mattinata, chiudendo così questo Secondo Atto della XXI Edizione, sotto un sonoro e sentito applauso del pubblico.
Articolo di Michael Bonannini