Il Natale, rispetto alle altre festività, è quello che più si impone nelle giornate di ognuno di noi, attraverso la tv, i negozi e le strade illuminate, facendo emergere una serenità solo apparente. La magia di queste giornate sembra ormai appartenere solo ai bambini, mentre spesso nei giovani e negli adulti dilaga un senso di oppressione e solitudine.
Da una ricerca effettuata dal Sistema PASSI tra il 2022 e il 2023 emerge che, in Italia, i sintomi depressivi risultano maggiormente frequenti con l’avanzare dell’età in persone socialmente più svantaggiate, per difficoltà economiche (19%), precarietà lavorativa (8%) o bassa istruzione (10%), fra chi vive da solo (7%) e fra chi è affetto da patologia cronica (11%). Tra le problematiche riscontrate negli adolescenti, sono frequenti la pressione scolastica e sociale, la bassa autostima e il bullismo.
Qualche giorno fa è diventata virale sui social la lettera che un ragazzo ha scritto nella sua scuola, in cui esprime tutto il suo malessere.
“Caro Babbo Natale, vivere è diventato estenuante e non ho molta voglia di farlo. Non ho più voglia di combattere per ciò che desidero, se possibile, vorrei che ponessi fine alle mie sofferenze. Vorrei potermi addormentare e non svegliarmi più”.
Una vera e propria richiesta di aiuto, accolta da un’insegnante che ha risposto al suo messaggio lasciando scritto il suo numero di telefono e una breve frase dal significato enorme “Caro studente, la vita è un miracolo ogni giorno, ci siamo per te”.
In una realtà in cui ad emergere è l’indifferenza, un messaggio di questo tipo può essere in grado di scuotere la vita di quel ragazzo e di quella mamma che lo ha identificato nelle sue parole, ma anche di chi prova il suo stesso tormento e non ha il coraggio di confessarlo.
Questo episodio si aggiunge alla lista di tutti i casi di solitudine e depressione che, durante le feste più che mai, emergono nei giovani e ci ricorda la potenza di un gesto così semplice, che può fare solo del bene a chi lo riceve, durante le feste ma anche tutto il resto dell’anno.
Ilaria Corona