(Adnkronos) –
Volodymyr Zelensky e Donald Trump, 35 minuti di colloquio con Emmanuel Macron padrone di casa a Parigi. Mentre la guerra tra Ucraina e Russia va avanti da oltre 1000 giorni, la cerimonia per la riapertura di Notre Dame diventa l'occasione per un incontro tra il presidente ucraino e il neo presidente eletto degli Stati Uniti, che tra poco più di un mese si insedierà alla Casa Bianca e giocherà un ruolo centrale nello scacchiere internazionale. Trump, nella campagna che ha portato alla vittoria nelle elezioni del 5 novembre, ha detto e ripetuto che avrebbe favorito una rapida intesa tra Zelensky e Vladimir Putin. In un contesto mondiale complicato dalla crisi in Medio Oriente, con la polveriera Siria sotto i riflettori, la missione del nuovo presidente americano si presenta estremamente complessa. L'Ucraina, dopo aver sistematicamente respinto ipotesi di mutilazioni territoriali, ora potrebbe accettare un congelamento del conflitto in cambio di garanzie di sicurezza che sono legate ad un rapporto sempre più stretto con la Nato. Dall'altra parte, Mosca non concepisce l'ingresso di Kiev nell'Alleanza Atlantica e considera annesse le 4 regioni ucraine – Donetsk, Luhanks, Zaporizhzhia e Kherson – solo parzialmente controllate.
Il mini-vertice di Parigi è un punto di partenza importante. "Ho avuto un incontro trilaterale buono e produttivo con il presidente Donald Trump e con il presidente Emmanuel Macron all'Eliseo", dice Zelensky, ansioso di allacciare rapporti diretti con il nuovo inquilino della Casa Bianca. "Il presidente Trump è, come sempre risoluto, lo ringrazio e anche estendo la mia gratitudine a Emmanuel per aver organizzato questo importante incontro", aggiunge. "Vogliamo tutti che questa guerra finisca il prima possibile e nel modo giusto. Abbiamo parlato del nostro popolo, della situazione sul campo e di una pace giusta. Abbiamo concordato di continuare a lavorare insieme e di rimanere in contatto. La pace attraverso la forza è possibile", dice ancora. "Stati Uniti, Ucraina e Francia. Insieme in questo giorno storico, riuniti per Notre Dame, continuiamo i nostri sforzi comuni per pace e sicurezza", chiosa Macron. Trump, impegnato in una serie di faccia a faccia nella serata parigina, non commenta dopo l'incontro con Zelensky. Intanto, però, dagli Stati Uniti e dall'amministrazione uscente targata Joe Biden arriva un nuovo pacchetto di aiuti per Kiev. Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha annunciato una fornitura da 988 milioni di dollari. I nuovi aiuti comprendono droni, missili per i sistemi lanciarazzi Himars e un maggiore sostegno per la manutenzione di attrezzature cruciali, ha riferito in una nota il Pentagono. —internazionale/[email protected] (Web Info)
Volodymyr Zelensky e Donald Trump, 35 minuti di colloquio con Emmanuel Macron padrone di casa a Parigi. Mentre la guerra tra Ucraina e Russia va avanti da oltre 1000 giorni, la cerimonia per la riapertura di Notre Dame diventa l'occasione per un incontro tra il presidente ucraino e il neo presidente eletto degli Stati Uniti, che tra poco più di un mese si insedierà alla Casa Bianca e giocherà un ruolo centrale nello scacchiere internazionale. Trump, nella campagna che ha portato alla vittoria nelle elezioni del 5 novembre, ha detto e ripetuto che avrebbe favorito una rapida intesa tra Zelensky e Vladimir Putin. In un contesto mondiale complicato dalla crisi in Medio Oriente, con la polveriera Siria sotto i riflettori, la missione del nuovo presidente americano si presenta estremamente complessa. L'Ucraina, dopo aver sistematicamente respinto ipotesi di mutilazioni territoriali, ora potrebbe accettare un congelamento del conflitto in cambio di garanzie di sicurezza che sono legate ad un rapporto sempre più stretto con la Nato. Dall'altra parte, Mosca non concepisce l'ingresso di Kiev nell'Alleanza Atlantica e considera annesse le 4 regioni ucraine – Donetsk, Luhanks, Zaporizhzhia e Kherson – solo parzialmente controllate.
Il mini-vertice di Parigi è un punto di partenza importante. "Ho avuto un incontro trilaterale buono e produttivo con il presidente Donald Trump e con il presidente Emmanuel Macron all'Eliseo", dice Zelensky, ansioso di allacciare rapporti diretti con il nuovo inquilino della Casa Bianca. "Il presidente Trump è, come sempre risoluto, lo ringrazio e anche estendo la mia gratitudine a Emmanuel per aver organizzato questo importante incontro", aggiunge. "Vogliamo tutti che questa guerra finisca il prima possibile e nel modo giusto. Abbiamo parlato del nostro popolo, della situazione sul campo e di una pace giusta. Abbiamo concordato di continuare a lavorare insieme e di rimanere in contatto. La pace attraverso la forza è possibile", dice ancora. "Stati Uniti, Ucraina e Francia. Insieme in questo giorno storico, riuniti per Notre Dame, continuiamo i nostri sforzi comuni per pace e sicurezza", chiosa Macron. Trump, impegnato in una serie di faccia a faccia nella serata parigina, non commenta dopo l'incontro con Zelensky. Intanto, però, dagli Stati Uniti e dall'amministrazione uscente targata Joe Biden arriva un nuovo pacchetto di aiuti per Kiev. Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha annunciato una fornitura da 988 milioni di dollari. I nuovi aiuti comprendono droni, missili per i sistemi lanciarazzi Himars e un maggiore sostegno per la manutenzione di attrezzature cruciali, ha riferito in una nota il Pentagono. —internazionale/[email protected] (Web Info)