Violenza di genere. La Rete antiviolenza del Distretto di Macomer, a quasi un anno dall’attivazione del Tavolo permanente, è un modello da imitare
Tra i risultati più eclatanti la formazione tra gli studenti delle
scuole medie
L’educazione all’affettività e il contrasto alla violenza di genere sonostrettamente legati a uno dei compiti che sono affidati alle scuole:
formare bambini/e, ragazzi/ragazze, educarli a diventare uomini e donne
consapevoli e responsabili nell’esercitare cittadinanza attiva. Quindi
la domanda su cosa significhi nascere maschi e femmine e diventare
uomini e donne dentro una prospettiva di educazione all’affettività e
alla parità di genere, riguarda non solo la famiglia, ma direttamente
anche i servizi educativi e la scuola.
Proprio il lavoro con i ragazzi delle scuole è uno dei tanti risultati
positivi che la rete antiviolenza distrettuale, costituita formalmente
in un affollatissima sala riunioni a febbraio del 2024, alla presenza
della Direttrice dei Servizi Socio Sanitari dell’ASL n. 3 di Nuoro,
Gesuina Cherchi, e della Direttrice del Distretto di Macomer, Maria
Giovanna Porcu, può vantare per l’anno in corso. Dal mese di marzo,
infatti, proprio al fine di porre in essere importanti azioni di
prevenzione per arginare il fenomeno della violenza di genere, l’equipe
del Consultorio Familiare di Macomer, in collaborazione con gli
insegnanti, ha guidato una serie di incontri nelle scuole medie
sull’educazione all’affettività. Sono stati formati circa 120 studenti.
Anche l’equipe del Centro Antiviolenza ha condotto diversi incontri
nelle scuole superiori portando gli studenti a riflettere sul tema
dell’identità di genere. Per non parlare dei rappresentanti delle Forze
dell’Ordine (polizia, carabinieri) che hanno realizzato diversi eventi
con le scuole del territorio.
Ma non è il solo obiettivo raggiunto dal progetto del Distretto Socio
Sanitario di Macomer, nato da un’intuizione illuminante il 25 novembre
2023, giornata internazionale contro la violenza di genere, quando –
proprio a Macomer – si era svolto un importante evento formativo e
informativo, organizzato dall’Associazione nazionale Prima la Comunità,
dal titolo “Costruiamo insieme le Case della Comunità – Promuovere la
salute nei territori della Sardegna”. All’evento, patrocinato dal Comune
di Macomer, aperto al pubblico e agli studenti delle scuole superiori,
avevano partecipato la ASL n. 3 di Nuoro, i Sindaci del Distretto, il
Presidente dell’Unione dei Comuni, il Presidente del Comitato di
Distretto, il Centro Antiviolenza del Marghine, le Forze dell’Ordine, il
Comitato per la difesa del Marghine e diverse associazioni di
volontariato attive nel territorio del Marghine.
Da quell’incontro è scattata la famosa “scintilla”: la proposta di
attivazione, nel Distretto di Macomer, di un tavolo locale permanente
per “lavorare in rete” sulle problematiche sanitarie e sociali, in
particolare sulla violenza di genere. E la “scintilla” non poteva non
fare breccia nella sensibilità di una donna che, guarda caso, è anche il
Direttore del Distretto socio sanitario: Maria Giovanna Porcu. È stato
un attimo convocare, con nota formale, tutti gli attori della rete e i
Servizi socio sanitari operanti nel territorio del Marghine per
partecipare al partecipatissimo tavolo di febbraio. Un percorso che
rientra nel “Tavolo regionale permanente di coordinamento della rete
contro la violenza di genere, che ha il compito di programmare e
coordinare le politiche regionali contro la violenza di genere in
coerenza con quanto previsto dal “Piano strategico nazionale sulla
violenza maschile contro le donne 2017/2020” e con il fine di assicurare
l’omogeneità, la coerenza e l’integrazione degli indirizzi a livello
territoriale con quelli regionali.
Da allora il tavolo si è riunito a cadenza mensile e ha visto la
partecipazione di un totale di 60 persone: 17 rappresentanti delle Forze
dell’Ordine che operano sul territorio, 10 rappresentanti dei Comuni del
Marghine, 6 rappresentanti degli Istituti Scolastici di Primo e Secondo
Grado, 3 operatori del Centro Antiviolenza dell’Unione dei Comuni del
Marghine, 2 avvocati rappresentanti dell’AIAF(Associazione Italiana
degli Avvocati per la famiglia e per i minori) Sardegna (Sezione di
Oristano), 1 rappresentante del Comitato Sanità Marghine, 2
rappresentanti dell’Ufficio di Piano del Plus Marghine, 6 dipendenti
dell’ASL 3 Nuoro (Assistente Sociale del CSM, Assistente Sociale del
PUA/UVT, un collaboratore amministrativo dell’URP, un Coordinatore
infermieristico, un’Ostetrica e l’Assistente Sociale del Consultorio),
il Presidente della Croce Rossa Locale, 1 Infermiere dell’ADI
(Assistenza Domiciliare Integrata), il medico oncologo del
Poliambulatorio Specialistico di Macomer. Agli incontri hanno
partecipato, compatibilmente con gli impegni lavorativi, alcuni Medici
di famiglia e Pediatri del territorio.
Durante questi incontri del tavolo, coordinati dalla Direttrice del
Distretto Maria Giovanna Porcu e condotti dalla Psicologa del
Consultorio Familiare di Macomer, gli attori della rete hanno condiviso
contenuti e strumenti specifici del loro lavoro sul tema della violenza
di genere. In particolare il tavolo ha lavorato assiduamente per mettere
in pratica tutte le disposizioni in materia di strumenti operativi
forniti dalla cabina di regia del progetto regionale “SOStenere in
Rete”, avviato nel mese di dicembre 2021 con l’istituzione della Cabina
di Regia e l’avvio delle attività programmatorie con l’accreditamento
del Percorso Formativo “Avanzato”, rivolto a tutti i servizi del
territorio deputati alla presa in carico dell’autore e delle vittime
della violenza diretta o assistita. Progetto che si è concluso lo scorso
mese di ottobre, e a cui si è aggiunto, ad ottobre, il protocollo
d’intesa per la promozione di strategie per prevenire e contrastare la
violenza contro donne e minori promosso dalla Prefettura di Nuoro
guidata da Alessandra Nigro, e al quale la rete distrettuale di Macomer
si ispira.
Oltre al grande lavoro di prevenzione avviato nelle scuole, dal tavolo
della rete è scaturito il Convegno dal titolo “Donne libere di essere:
le sfumature della violenza”, che si è svolto, con il patrocinio
dell’amministrazione comunale, il 29 novembre scorso nella biblioteca
comunale di Macomer. Un evento partecipatissimo che è servito per fare
la sintesi del grande lavoro svolto fino ad oggi dalla rete distrettuale.
«Gli incontri della rete antiviolenza del territorio del Marghine –
annuncia Maria Giovanna Porcu – proseguiranno anche nel corso dell’anno
2025 (14 gennaio, 4 febbraio, 11 marzo, 1 aprile, 6 maggio e 3 giugno),
con l’obiettivo di proseguire il lavoro iniziato, prestando particolare
attenzione ai temi della formazione, prevenzione, procedure e sostegno
alle vittime di violenza di genere». «L’auspicio – conclude Porcu – è
quello di sperimentare modelli organizzativi nuovi, costituiti da equipe
trasversali e multidisciplinari, che affrontino le problematiche socio
sanitarie con un approccio pro-attivo, di rete e per il bene comune,
così come previsto dalla recente riforma sanitaria territoriale di cui
al DM 77/2022».
Gli incontri si terranno presso i locali della sala riunioni del
Distretto Socio Sanitario di Macomer, località Nuraghe Ruju (al 3°
piano) dalle ore 15.30.