Giorno Memoria, Meloni (PD): “La memoria chiede di riconoscere i pericoli di fare compromessi con chi fa di odio violenza e sopraffazione strumenti della politica”
«Oggi ci fermiamo dinanzi al ricordo dello sterminio del popolo ebraico e delle vittime delle leggi razziali. Di oltre 6 milioni di vite spezzate dalla barbarie nazifascista. Il capitolo più buio della storia dell’umanità. Un passato di atrocità che, oggi più che mai, richiede uno sguardo lucido sulle responsabilità.
La memoria impone domande, scava nelle coscienze, ci obbliga a riconoscere le zone grigie. Ci insegna che l’orrore non inizia mai con il fragore, ma con il silenzio, con la paura di scegliere, con l’indifferenza. La memoria ci chiede di essere pronti a difendere la libertà, la democrazia, la dignità, i diritti umani, e a riconoscere i pericoli delle esitazioni e dei compromessi con chi fa dell’odio, della violenza, della sopraffazione strumenti della politica. Siano essi individui, movimenti politici, Stati nazionali.
La memoria è un atto di giustizia, un ponte tra le ombre della storia e la luce del futuro. L’allarme di Liliana Segre ci angoscia e interroga oggi più che mai le nostre coscienze: ciascuno di noi ha il compito di preservare la memoria dall’erosione del tempo e dalla distorsione degli opportunismi. Tanto più, appunto, oggi, in una fase storica nella quale la violenza e la guerra ricompaiono a funestare l’Europa, e l’antisemitismo si riaffaccia in modo allarmante nella nostra società. Dunque, ricordiamo e tramandiamo il ricordo. Perché – davvero – quanto accaduto allora non si ripeta mai più», così in una nota il Senatore del Partito Democratico e Questore di Palazzo Madama Marco Meloni.