Saccomanno-Onesti: “Il nuovo tariffario è insostenibile. Difendiamo a spada tratta privati accreditati e puri. Il 28 gennaio il giorno della verità”.
ROMA 13 GENN 2025 – L’AISI – Associazione Imprese Sanitarie Indipendenti interviene con fermezza sulla delicata questione del nuovo tariffario nazionale per la specialistica ambulatoriale, approvato in modo unilaterale e giudicato insostenibile per le strutture sanitarie private accreditate e pure.
La petizione lanciata dall’UAP – Unione Ambulatori, Poliambulatori, Enti e Ospedalità Privata, che denuncia i danni gravissimi provocati da questa misura, sta rapidamente avvicinandosi alle 50.000 firme, dimostrando il forte appoggio da parte di cittadini e operatori preoccupati per il futuro della sanità italiana.
“La revisione al ribasso di queste tariffe è una decisione insensata e profondamente ingiusta. Metterà in ginocchio un settore che ogni giorno offre servizi di qualità a milioni di italiani,” ha dichiarato Karin Saccomanno, presidente di AISI.
Anche il direttore generale Aisi e tesoriere UAP, Giovanni Onesti, ha espresso il suo allarme: “Molte realtà sanitarie, sia accreditate che private pure, rischiano il collasso economico. Chiediamo al Governo di fermarsi e correggere immediatamente questa deriva, prima che sia troppo tardi.”
Una crisi sanitaria senza precedenti
Il nuovo tariffario, che doveva essere un aggiornamento equo dopo 26 anni di immobilismo, ha invece ridotto drasticamente i rimborsi fino al 60% per numerose prestazioni. Questo scenario, secondo AISI, compromette la sopravvivenza delle strutture sanitarie, mettendo a rischio la qualità delle cure e l’accesso dei pazienti.
In un primo momento, il TAR del Lazio aveva disposto una sospensiva delle nuove tariffe, accogliendo le istanze delle associazioni di categoria. Tuttavia, questa sospensiva è stata successivamente revocata, lasciando in vigore il tariffario contestato.
Il 28 gennaio: una data cruciale
Il prossimo 28 gennaio 2025, il TAR del Lazio si pronuncerà collegialmente sulla questione, decidendo se confermare o sospendere definitivamente l’attuale tariffario. Questa sentenza rappresenterà un punto di svolta per il settore sanitario privato accreditato e puro.
“Questa data sarà decisiva per capire se possiamo continuare a offrire servizi ai cittadini senza compromettere la sostenibilità delle nostre strutture,” ha spiegato Onesti.
Un appello alle istituzioni
L’AISI, insieme all’UAP e a numerose altre organizzazioni, continua a chiedere un ripensamento immediato e un dialogo costruttivo con tutte le parti coinvolte. “Non è accettabile penalizzare un settore così importante per il nostro sistema sanitario. Difendiamo a spada tratta la sanità privata accreditata e pura, perché è una risorsa per il Paese, non un costo,” ha concluso Saccomanno.
L’AISI invita tutti i cittadini e gli operatori del settore a continuare a sostenere la petizione, affinché questa battaglia sia vinta e il diritto alla salute sia tutelato per tutti.