Libano, completati 2 hub logistici per l’addestramento di unità delle Forze Armate Libanesi
Beirut (Libano), 3 gennaio 2025. Il Comitato Tecnico Militare (MTC4L), in vista dell’arruolamento delle prime 1500 reclute delle Lebanese Armed Forces (LAF) da schierare nel sud del Libano, si è attivato per il rapido completamento di 2 hub logistici fondamentali per l’attività di addestramento.Dislocati uno nelle vicinanze della città di Tripoli, quello di Aaraman, sede del Training Institute delle LAF e l’altro a Saadyat, a sud di Beirut nella sede dell’8^ Brigata dell’Esercito libanese, gli hub sono stati individuati dal Comitato in posizioni strategiche e con congruo anticipo rispetto alla scadenza del bando di concorso per l’arruolamento, per garantire, nell’ambito del capacity building, una pronta risposta alle esigenze delle LAF.
L’attività è stata svolta nel periodo che ha portato all’accordo per il cessate il fuoco dello scorso 27 novembre tra Libano e Israele, a testimonianza della volontà delle LAF di lanciare un forte messaggio di resilienza alla comunità internazionale.
Il Comitato Tecnico Militare per il Libano, guidato dal Generale di Divisione Diodato Abagnara, è stato istituito a livello internazionale con un duplice compito: quello di supportare le LAF ma anche quello di sostenere la popolazione libanese attraverso iniziative di natura umanitaria. Il Comitato opera nel rispetto della UNSCR 1701, in armonia con le iniziative politico-diplomatiche in corso.
È composto, attualmente, da 8 membri (Italia, Germania, Spagna, Francia, Paesi Bassi, Stati Uniti, Regno Unito e Unione Europea), di osservatori/partner e contributori (Australia, Canada, Egitto, Giappone, European External Action Service – EEAS, European Union Military Staff – EUMS, UNIFIL, UNSCOL, Qatar, Belgio e Danimarca) ed è aperto ad altri concorsi, tra cui partner regionali, inclusi i restanti paesi del Golfo. Ha come scopo quello di promuovere la sicurezza nel sud del Libano, con benefici riflessi su tutto il Paese e sull’area medio-orientale, attraverso una combinazione di interventi militari, umanitari e diplomatici.
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