“Love Alarm”: Le relazioni nelle mani della tecnologia
La serie di grandissimo successo “Love Alarm” potrebbe sembrare, a primo impatto una serie banale, lenta, una classica serie romantica per adolescenti. In realtà ci mostra un mondo in cui la tecnologia, attraverso un’app chiamata “Love Alarm”, riesce a rilevare i sentimenti ancor prima di noi stessi, ancor prima che ne diventiamo consapevoli. Un’app che si connette con il cuore dell’utente. Anche se la tecnologia di questa app non viene spiegata nella serie, l’emergere dell’intelligenza artificiale rende questo scenario non molto lontano dalla realtà.Love Alarm
“Love Alarm” è una serie TV sudcoreana, diretta da Lee Na-jung e distribuita nel 2019 sulla piattaforma Netflix, ed è tratta da un webcomic (fumetto online). Composta da due stagioni, per un totale di 14 episodi, ciascuno della durata di circa 50 minuti.
“Love Alarm” è un’app che invia una notifica quando qualcuno entro un raggio di 10 metri è innamorato di te. La storia è ambientata in un futuro (non così lontano) in cui la tecnologia, attraverso una semplice app, cambia profondamente la società, le relazioni e le persone. Si tratta di un mondo in cui non si possono nascondere i sentimenti.
Trama
La serie segue la storia di tre adolescenti, studenti delle superiori: Kim Jojo (interpretata da Kim So-hyun), Hwang Sun-oh (interpretato da Song Kang) e Lee Hye-young (interpretato da Jung Ga-ram).
I tre protagonisti sono coinvolti in un triangolo amoroso, che si sviluppa attorno all’app Love Alarm, mettendo in difficoltà la protagonista sulla vera natura dei suoi sentimenti.
Hwang Sun-oh, il ragazzo popolare, e il suo amico d’infanzia, Lee Hye-young, sono entrambi innamorati di Jojo, una ragazza semplice ma tormentata dal suo passato. I due decidono di affidarsi all’app per determinare chi di loro conquisterà il cuore di Jojo.
Tutto si complica quando le notifiche dell’app iniziano a influenzare le decisioni di Jojo, e forse anche le sue emozioni. La ragazza, a differenza delle sue coetanee, si trova ad affrontare un dilemma, cioè seguire l’app o ascoltare il proprio cuore?
Ed è proprio questo il tema centrale della serie, il conflitto tra la tecnologia e le emozioni umane. Può la tecnologia influenzare le nostre emozioni e conoscere i nostri sentimenti?
Un’ app che cambia la società
La storia dei tre protagonisti, alla loro scoperta dell’amore, si sviluppa all’interno della cornice di una società in trasformazione.
Perché, oltre i profondi dubbi e dilemmi della protagonista, Love Alarm riesce a cambiare profondamente la società, cambiamenti che vengono mostrati nel corso della serie.
Le notifiche rivelano amori che non dovevano essere rivelati, sentimenti sotto gli occhi e le orecchie di tutti. Come nel caso del ragazzo picchiato dai bulli dopo aver fatto suonare l’app per un suo compagno di scuola, uno dei quali, in realtà, prova sentimenti nascosti per uno dei protagonisti. Un semplice suono diventa lo strumento per svelare l’orientamento sessuale, colpendo ragazzi che ancora sono alla scoperta dei propri sentimenti e che faticano ad accettarsi.
“Love Alarm” diventa protagonista anche nei fatti di cronaca, in particolare per casi di stalking e violenza sulle donne, ingannate dalle notifiche dell’app. Si tende a pensare che l’amore sia sempre un sentimento positivo, ma come dimostra la serie, l’amore può anche degenerare in violenza e portare a conseguenze tragiche, come omicidi.
Con l’aumento dei download, l’app compenetra sempre più nella società. Le notifiche diventano simboli di approvazione sociale e diventano pass per accedere ai locali più esclusivi.
Al contrario, chi non ha mai ricevuto una notifica si sente sempre più isolato e frustrato, portando persino a tragici episodi di suicidi di massa.
Le parole perdono significato. Non si ha più fiducia nelle persone e solo “Love Alarm” sembra poter rivelare la verità sui sentimenti.
In una scena della serie, durante un matrimonio, per confermare l’amore del partner è necessaria una notifica. Il “sì” pronunciato deve essere confermato dal suono dell’app, e tutti restano col fiato sospeso, in attesa che un semplice suono ufficializzi l’unione.
Uno sguardo nella realtà
La serie ci fa riflettere soprattutto perché ora, con l’avvento dell’intelligenza artificiale, il mondo di “Love Alarm” non è poi così lontano. Oggi molte app di incontri utilizzano sofisticati algoritmi per analizzare i nostri comportamenti e preferenze, suggerendoci dei potenziali partner.
Molte, per esempio, permettono di creare il profilo utente attraverso una conversazione con chatbot, per poi progettarne una seconda per comprendere gli interessi dell’utente e il suo stile comunicativo.
Successivamente, l’IA gestisce i primi appuntamenti virtuali, utilizzando chatbot per interagire con i potenziali partner. Dopodiché, gli utenti possono rivedere le conversazioni, la foto e decidere se inviare un messaggio.
L’intelligenza artificiale è ampiamente integrata con la ricerca e la sfera delle emozioni umane, ad esempio nel riconoscimento delle emozioni, come il riconoscimento delle espressioni facciali o del tono di voce, e nella simulazione delle emozioni per interagire con le persone.
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale, anche in questo campo, solleva forti interrogativi e preoccupazioni sul futuro delle relazioni e su come possa influenzare le nostre scelte, inclusa la scelta del partner.
Conclusione
Love Alarm non è semplicemente una serie romantica che racconta la storia d’amore di tre ragazzi e l’evoluzione delle emozioni della protagonista, ma è anche un’occasione per riflettere sulle conseguenze che la tecnologia ha sulle nelle nostre vite e su come essa possa influenzare le nostre decisioni, i nostri sentimenti e il modo in cui viviamo e comprendiamo l’amore.
Giulia Mascia