Quali sono i diritti di un dipendente pubblico?
Quali sono i diritti di un dipendente pubblico?Il dipendente pubblico deve rispettare una serie di obblighi nell’ambito del suo lavoro, essendo un rapporto alle dipendenze della pubblica amministrazione, ma è anche titolare di svariati diritti. Questi diritti si tende solitamente a distinguere in due filoni essenziali: patrimoniali e non patrimoniali. Ulteriori norme relative al trattamento economico sono dettagliatamente citate all’interno dell’articolo 45 del Dlgs n.165 del 2001.
Tra i diritti patrimoniali del dipendente pubblico rientra sicuramente il cosiddetto diritto alla retribuzione. Il dipendente pubblico svolge il proprio lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione e banalmente deve essere retribuito per il lavoro da lui prestato. Il concetto di retribuzione non si sostanzia unicamente nel mero corrispettivo per l’attività svolta dal dipendente, ma al suo interno contiene delle ulteriori accezioni. Quali il trattamento fondamentale composto dallo stipendio tabellare, al quale si inserisce anche la percezione della tredicesima; l’anzianità di servizio con maggiorazioni riguardo l’esperienza professionale; compensi per lavoro di tipo straordinario; indennità integrativa speciale e altre indennità previste dalla legge.
Il dipendente pubblico è titolare anche di diritti di carattere non patrimoniale. Tra i diritti non patrimoniali dei dipendenti pubblici si trovano: il diritto allo svolgimento delle mansioni proprie; diritti all’ufficio o al posto di lavoro; diritti sindacali; il diritto alla salute e alla sicurezza sul luogo di lavoro; il diritto allo studio; il diritto al riposo; il diritto alle assenze. All’interno del diritto al riposo si trovano le ferie, le ferie solidali, le festività e i permessi giornalieri retribuiti. Il diritto allo studio è previsto all’interno dello statuto dei lavoratori. I lavoratori dipendenti pubblici e privati possono utilizzare permessi e agevolazioni. Occorre la presentazione che attesti la partecipazione alle attività didattiche. L’ammontare delle ore per poter usufruire è disciplinato dalla contrattazione collettiva.
Simona Baccoli