“I dati forniti da un report dell’Autorità anticorruzione mostrano come la spesa per i gettonisti impiegati nella sanità sia raddoppiata nel 2023 rispetto all’anno precedente. 476,4 milioni di euro sono stati impegnati per il pagamento delle prestazioni di professionisti a gettone. È evidente come l’impegno profuso dal Ministero della Salute per arginare questo fenomeno non abbia ancora dato i risultati sperati. Non siamo solo di fronte ad uno spreco di risorse che vanno ad arricchire le casse delle cooperative esterne ma anche alla possibilità che, come già accaduto, vengano impiegati dei medici ed infermieri in reparti non afferenti alla loro specializzazione, con conseguenze immaginabili nell’erogazione dell’assistenza. La strada da seguire è una sola: convogliare le risorse nella direzione giusta, azzerando gli sprechi ed investendo per aumentare gli emolumenti così da dare un chiaro segnale di attenzione a chi è in servizio e tornare a rendere appetibili le professioni sanitare da parte dei più giovani” dichiara in una nota Gianluca Giuliano, segretario nazionale della UGL Salute.
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