Antonio Spano (Pd). “Vertenza Sardegna-Stato. Una battaglia per l’autonomia finanziaria e lo sviluppo dell’isola”
La Regione Autonoma della Sardegna sta portando avanti con determinazione la vertenza nei confronti dello Stato italiano per il riconoscimento e la restituzione di 1,72 miliardi di euro. Questa somma rappresenta le quote di compartecipazione ai tributi erariali indebitamente sottratte alla Sardegna tra il 2010 e il 2024. “È una battaglia fondamentale per l’autonomia finanziaria e lo sviluppo della nostra isola. La Commissione Bilancio, di cui faccio parte, ha lavorato in sinergia con l’Assessorato alla Programmazione per sostenere questa vertenza”, dichiara il consigliere regionale del Pd Antonio Spano.La Regione ha presentato ricorso al Tribunale Civile di Cagliari contro il Ministero dell’Economia e delle Finanze e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, contestando le decurtazioni illegittime delle proprie spettanze. “Dal 2020, le decurtazioni hanno subito un incremento esponenziale, passando da meno di 100 milioni annui prima del 2019 a ben 424 milioni di euro nel 2023. Per il 2024 stimiamo circa 385 milioni. Abbiamo chiarito la natura delle voci di bilancio del capitolo 1200, garantendo trasparenza sulle somme dovute alla Regione. Questa non è solo una questione contabile, ma un diritto che la Sardegna rivendica con forza” aggiunge l’esponente del Partito Democratico.
Nonostante lo Stato abbia riconosciuto l’esistenza del problema, proponendo un risarcimento di 816 milioni di euro in dieci anni – meno della metà dell’importo reclamato – la Regione ha ritenuto inaccettabile tale proposta. “La Sardegna non può accettare compromessi al ribasso. Chiediamo almeno 1,3 miliardi, con la possibilità di rivedere il saldo finale in base all’esito di un tavolo tecnico,” sottolinea Spano.
La vertenza solleva anche questioni di principio legate all’autonomia finanziaria sancita dallo Statuto speciale della Sardegna e al rispetto del principio di leale collaborazione tra Stato e Regione. “È inaccettabile – evidenzia Spano – che scelte di politica economica nazionale, decise unilateralmente, ricadano negativamente sulle entrate spettanti alla Sardegna. Dobbiamo garantire la parità di trattamento rispetto ad altre Regioni a statuto speciale, come il Friuli Venezia Giulia, che non subisce decurtazioni analoghe.
“L’esito positivo della vertenza non solo permetterà di riconoscere il credito pregresso una tantum, garantendo l’arrivo di risorse aggiuntive, ma avrà anche l’effetto di incrementare in modo costante le entrate correnti negli anni. Questo aumento strutturale delle risorse è fondamentale per finanziare poli di sviluppo dell’isola e compensare i tagli che il governo ha operato a discapito degli enti locali, dei comuni e delle province. Assicurare entrate correnti adeguate è essenziale per garantire i servizi pubblici fondamentali che gli enti territoriali erogano ai cittadini. “Questa vertenza – conclude Antonio Spano – non rappresenta soltanto una questione economica, ma una battaglia per il riconoscimento dell’autonomia e della dignità istituzionale della Sardegna. Continueremo a sostenerla con determinazione fino al riconoscimento integrale dei diritti e delle risorse che spettano alla nostra terra”.