Con il progetto teatrale basato su una visione critica e dirompente dei miti greci dal titolo Olympus Kids – DEMETRA, per la prima volta a Roma al Teatro Biblioteca Quarticciolo il 16 febbraio alle 17 (replica il 17 alle 9.30), la pluripremiata compagnia spagnola Agrupación Señor Serrano, Leone d’Argento per l’innovazione teatrale alla Biennale di Venezia, propone una conferenza-spettacolo multidisciplinare e interattiva destinata esclusivamente a un pubblico dai 7 agli 11 anni, a cui gli adulti e le loro mediazioni non sono invitati.
Sulla scena agiscono un narratore che, attrezzato con un computer, una telecamera, un tavolo e un proiettore, mischia la narrazione orale con la manipolazione in diretta di figure in miniatura e mattoncini di costruzioni, resi protagonisti attraverso varie telecamere e risorse online, e una performer che presenta la storia di Demetra, interrogando il giovane pubblico con domande semplici solo in apparenza, con rara naturalezza e capacità di empatia.
Terza opera di Olympus Kids – dopo Prometeo e Amazzoni – che prende appunto in prestito i miti greci per mettere in discussione questioni chiave dei nostri giorni, sulla base di riferimenti attuali, da una prospettiva critica e lontana da facili risposte, Demetra ha per protagonisti Demetra, Erisittone, i boschi di querce, la deforestazione in Amazzonia, i negozi di abbigliamento a basso costo, i telefoni cellulari e lo sterminio di animali per fare gli hamburger del supermercato.
Demetra equilibra la natura. Tra i boschi selvaggi e la terra coltivata, tra le stagioni in cui la terra è sterile e quelle in cui la natura rinasce, controlla quest’equilibrio per il bene di tutti. Un giorno il re Erisittone costruisce un grande tavolo dove poter invitare tutti i membri della comunità. Per farlo, taglia una quercia protetta da Demetra. E facendolo scatena l’ira della dea. Demetra condanna Erisittone a patire una fame senza fine: quanto più mangia, più ha fame. Così, disperato, Erisittone si trova a dover divorare senza fine, senza mai saziarsi, portando alla rovina sé stesso e tutta la comunità.
Sappiamo che le risorse naturali sono finite, ma che cosa giustifica e che cosa non giustifica lo sfruttamento delle stesse? In che misura? È legittimo ripulire un terreno per piantare insalata? E abbattere una sequoia per costruire un ponte? E togliere spazio alla foresta per piantare la soia che alimenta gli animali di allevamento? Qual è il limite, se c’è? Qual è l’equilibrio?
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Agrupación Señor Serrano fondata da Àlex Serrano a Barcellona nel 2006, è una compagnia teatrale che crea produzioni originali utilizzando la ricchezza di strumenti tecnologici innovativi e vintage per estendere i confini del proprio teatro. Le produzioni di Señor Serrano fondono performance, testi, video, suoni e modellini in scala per mettere in scena riflessioni sugli aspetti discordanti dell’esperienza umana di oggi. Nell’attualità la compagnia ha sei spettacoli in tournée internazionale Garden Center Europa (2019), Kingdom (2018), Birdie (2016), A house in Asia (2014), Brickman Brando Bubble Boom (2012) e Katastrophe (2011). Agrupación Señor Serrano punta anche sui laboratori e le masterclass come nodo troncale della propria attività, avendo tenuto sessioni di formazione alla Biennale di Venezia, il Director’s Lab Mediterranean di Beirut, il Centre international de Formation en Arts du Spectacle di Bruxelles o la Sala Beckett di Barcellona tra molti altri. Il 3 agosto 2015, a Agrupación Señor Serrano è stato conferito il Leone d’Argento per l’innovazione teatrale alla Biennale di Venezia. Oltre a questo riconoscimento, la compagnia ha regolarmente vinto premi, sia a livello nazionale che internazionale, e ha ricevuto recensioni entusiastiche in testate come il New York Times, Folha de Sao Paulo, L’Espresso, Tiempo Argentino o El País.