“CAR/MEN” dei Chicos Mambo a Sassari e Cagliari

Il fascino immortale di un’eroina del melodramma rivive sulla scena con la cifra fantasiosa e trasgressiva con la cifra del Chicos Mambo, la celebre compagnia en travesti fondata da Philippe Lafeuille, in “CAR/MEN”, originale e intrigante creazione del coreografo francese ispirata al capolavoro di Georges Bizet, in cartellone giovedì 20 marzo alle 20.30 al Teatro Comunale di Sassari e poi sabato 22 marzo alle 20.30 (turno A) e domenica 23 marzo alle 19 (turno B) al Teatro Massimo di Cagliari sotto le insegne della Stagione 2024-2025 de La Grande Danza organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura, della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Cagliari e del Comune di Sassari e con il contributo della Fondazione di Sardegna.

Una rivisitazione in chiave ludica del mito della splendida gitana dallo spirito indomito, temeraria e ribelle, pericolosa e seducente femme fatale, amante appassionata, ma capricciosa e volubile, che sfida l’autorità, ammalia il giovane tenente don José per trascinarlo via con sé e poi, annoiata, porre fine al breve idillio per accettare le avances del torero Escamillo: Carmen rifiuta obblighi e legami, è una creatura selvaggia e spregiudicata, fuori dalle regole e dalle convenzioni, coraggiosa se non addirittura temeraria, e infatti quando il timido innamorato si trasforma in carnefice e vorrebbe ricondurla a sé, in un agguato che rientra nella casistica dei moderni femminicidi, affronta a testa alta il coltello, ricordandogli che lei «Libera è nata, libera morirà».

“CAR/MEN” con ideazione e coreografia di Philippe Lafeuille, nell’interpretazione di Antoine Audras, Mohamed Kouadri, Phanuel Erdmann, Jordan Kindell, Samir M’Kirech, Jean-Baptiste Plumeau, Lucas Radziejewski e Stéphane Vitrano, è un immaginifico racconto per quadri impreziosito dai video di Do Brunet, con disegno luci di Dominique Mabileau (assistita da Armand Coutant), costumi di Corinne Petitpierre e colonna sonora di Antisten, canto a cura di Antonio Macipe, produzione Compagnie La Feuille d’Automne in coproduzione con Victor Bosch – Lling music / Quartier Libre Productions, Le Théâtre de la Coupole de Saint Louis / Alsace Le Quai des Arts, Relais Culturel Régional ad Argentan, KLAP / Maison pour la danse à Marseille (con un sentito ringraziamento a Marc Piera). Un’opera coreutica coinvolgente in cui le note del melodramma rievocano la figura di un donna inventata divenuta icona di libertà, a fronte della imposizioni della civiltà patriarcale e del tragico equivoco di chi, ancora oggi, scambia l’amore con il possesso: Philippe Lafeuille si confronta con le mille sfaccettature di Carmen, rappresentandole in una partitura che celebra la «libertà di movimento, senza codificazioni o etichette, in una creazione artistica che va oltre i generi, mixando sapientemente opera e balletto, danza contemporanea e flamenco, il comico e il tragico, corpi danzanti, voce, parole e musica».

Sul palco l’iconografia classica della cantante lirica alle prese con le arie più famose e significative del melodramma, si mescola alle danze e ai simboli della cultura gitana e iberica, tra scialli e ventagli, le lunghe gonne a balze che assecondano e sottolineano il ritmo dei passi tra pennellate di rosso e nero e vivaci pois degli abiti e fondali cangianti con le videoproiezioni “a tema”: misteriose figure disegnano nuove geometrie nello spazio, mentre sbocciano curiose composizioni floreali, tra un Minotauro volante e improbabili toreri sulle punte. “CAR/MEN” – con un titolo emblematico, dove il nome dell’eroina contiene anche le sue declinazioni al maschile, o meglio en travesti, in una divertente e divertita confusione tra i generi – rappresenta, come spiega lo stesso Philippe Lafeuille, «Quasi una dedica sfolgorante a questi momenti di vita spagnola, forse un modo per dire: non ho dimenticato… e quindi olé Carmen, in tutte le sue sfumature, perché ‘l’amour est enfant de bohème, qui n’a jamais connu de loi'” come spiega Philippe Lafeuille nelle sue note di regia sullo spettacolo».

“CAR/MEN” è uno spettacolo avvincente che indaga la complessità e le contraddizioni dell’animo femminile in una delle sue incarnazioni più sensuali ma anche sfuggenti e elusive: Carmen è la trasfigurazione teatrale e musicale di un’eroina di carta, resa viva e vibrante attraverso le meravigliose arie composte da Georges Bizet, ma rappresenta anche un’idea di femminilità modernissima, in anticipo sui tempi, quasi una rivoluzionaria, suo malgrado, non solo e non tanto per quel suo piglio da seduttrice e le sue arti da maliarda, ma per la rivendicazione estrema della sua libertà, perfino a costo della vita. Nella sua rilettura del mito di Carmen, in un raffinato gioco di maschere, Philippe Lafeuille rende omaggio a una figura dell’immaginario, e quindi della poesia e del sogno, costruendo una sua versione con tutta la leggerezza e l’eleganza di uno stile inconfondibile, capace di sposare la danza classica e contemporanea e le arti della scena in una pièce visionaria e travolgente.