Giornate Fai di Primavera, la delegazione di Sassari si fa in quattro
Torna nel Nord Ovest Sardegna il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.Edizione speciale per i 50 della Fondazione: previsti tre appuntamenti nel capoluogo e uno ad Alghero
sabato 22 e domenica 23 marzo 2025
Aprono al pubblico il Palazzo della Provincia, villa Pozzo, la Frumentaria e la Biblioteca del Mediterraneo con l’Archivio storico comunale. Protagoniste assolute della manifestazione saranno le scuole del territorio: studenti di ogni ordine e grado faranno da Cicerone alla scoperta dei siti visitabili
L’elenco dei luoghi aperti e le modalità di partecipazione sono anche su www.giornatefai.it
Anche la Sardegna si unisce ai festeggiamenti per i cinquant’anni del Fondo per l’ambiente italiano. Lo fa aderendo all’edizione numero XXXIII delle Giornate FAI di primavera. Sabato 22 e domenica 23 marzo il principale evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese consentirà di aprire 11 luoghi d’arte, storia e natura solitamente inaccessibili, che apriranno grazie ai volontari delle Delegazioni e Gruppi FAI isolani, agli Apprendisti Ciceroni delle scuole e agli studenti universitari.
A fare la parte del leone sarà la Delegazione Fai di Sassari, che per l’occasione si è fatta letteralmente in quattro, tante quanti i siti che saranno aperti al pubblico: 3 a Sassari e 1 ad Alghero, con un programma ricco e vario in cui spiccano alcune iniziative dedicate agli iscritti al FAI e a chi si iscriverà durante l’evento.
Sassari – Il Palazzo della Provincia
Sabato 22 e domenica 23 marzo: 10 – 13 | 15 – 18.30
A cura della Delegazione FAI di Sassari
Il Palazzo della Provincia di Sassari venne progettato e costruito tra il 1873 e il 1877; ebbe da subito una funzione anche simbolica bivalente: da una parte luogo del potere governativo centrale, dall’altra teatro della contesa politica, di formazione di nuove classi dirigenti locali e luogo anche simbolico della vita civile e politica di Sassari. Fu scelto un modello neoclassico, con facciata di impronta neorinascimentale opera dell’ingegnere Eugenio Sironi di Como (padre del celebre pittore del Novecento Mario). Davanti all’edificio un immenso spazio nel quale si sarebbe subito realizzata la piazza d’Italia, con al centro (dal 1899) il monumento a Vittorio Emanuele II, opera di Giuseppe Sartorio. In occasione della visita dei Re d’Italia, nel 1899, furono riammobiliate e addobbate le sette sale di rappresentanza. In giornate FAI sarà possibile visitare le più belle sale di rappresentanza del palazzo, alcune delle quali solitamente non accessibili, delle quali saranno ripercorse le vicende storiche della città e illustrate le opere d’ arte più significative come quelle della “gran sala” delle riunioni del Consiglio, dove si inserisce il primo esempio in Sardegna del grande ciclo pittorico civile eseguito dal pittore catanese Giuseppe Sciuti.
Tra le opere visibili, gli arredi dei maestri artigiani falegnami Fratelli Clemente, oggetto di due visite speciali riservate agli iscritti FAI, intitolate “I Fratelli Clemente a Palazzo” e guidate dalla storica dell’arte Marisa Mura, sabato 22 dalle 11 alle 12 e domenica 23 dalle 10 alle 11, prenotabili su https://faiprenotazioni.fondoambiente.it/evento/il-mobilio-dei-fratelli-clemente-30455
Sabato 22 dalle 15.30 alle 16 in sala Angioy si esibiranno in concerto i “Ciceroni/musicisti” della III B del percorso a Indirizzo musicale del Convitto Nazionale Canopoleno di Sassari, con un programma che spazierà da Dimitri Shostakovich a Raffaele Viviani passando per la musica tradizionale ebraica a James Roy e Anelli, Martucci e Valdi.
A rendere possibile l’iniziativa è stata la collaborazione dell’amministratore straordinario della Provincia di Sassari, dei dirigenti della scuola primaria di San Giuseppe, del Liceo scientifico “Spano” e del Liceo artistico “Figari”, del Rettore, dei docenti e degli studenti del Canopoleno.
Sassari – Villa Pozzo (già Villa Caria)
Sabato 22 e domenica 23 marzo: 10 – 13 | 15 – 18.30
A cura della Delegazione FAI di Sassari
Anche la Regione Sardegna aderisce all’iniziativa con l’eccezionale apertura al pubblico di Villa Pozzo, già Villa Caria, edificio oggi inutilizzato, ricco di storia, esempio di attenta progettazione e di raffinato artigianato. La Regione conta di restaurarla grazie a un finanziamento di circa 9 milioni di euro dedicato agli edifici di rappresentanza, che comprende Villa Devoto a Cagliari e a Sassari, appunto, Villa Pozzo, che è tutelata dalla Soprintendenza dei beni storico–architettonici.
Nello storico quartiere di Cappuccini, sviluppatosi a inizio Novecento dopo l’ammodernamento del centro storico di Sassari, sorsero numerose ville in stile liberty. Tra queste Villa Caria, oggi Villa Pozzo. La dimora fu voluta nel 1927 da Francesco Caria, imprenditore del settore lattiero-caseario originario di Cossoine. A metà anni Venti fu pioniere, assieme ai fratelli, dell’esportazione del pecorino sardo negli Usa. Il giro d’affari permise loro l’ascesa nei ranghi dell’alta borghesia, e la villa, riflesso della condizione sociale agiata del suo proprietario, fu costruita tra 1927 e 1929 con stile architettonico riconducibile all’eclettismo tipico del Liberty europeo di quel tempo su progetto dell’ingegnere Salvatore Sale.
Una serie di circostanze sfortunate, legate in parte al crollo della Borsa del 1929, portò alla vendita della casa alla famiglia Ardisson e poi ai Pozzo. Oggi la villa è di proprietà della Regione Sardegna ed è chiusa al pubblico. Grazie alla collaborazione tra Fai e Regione sarà possibile visitare alcuni ambienti interni accompagnati da studiosi, esperti e apprendisti ciceroni della scuola secondaria di primo grado del Canopoleno. Sabato 22 dalle 13 alle 15 è prevista l’apertura esclusiva a cura dei ciceroni in erba della scuola primaria del Canopoleno e riservata ai genitori.
Le due giornate saranno allietate dalle incursioni musicali curate dal Conservatorio di Musica “Luigi Canepa”: sabato 22 marzo dalle 10 alle 12 l’ensemble di flauti “I Sileni” si esibirà nel portichetto d’ingresso della villa, eseguendo brani di Ian Cartwright, George Bizet, W. Amadeus Mozart e Howard Shore. Domenica 23 marzo dalle 15 alle 17 il Duo Saudade proporrà la musica di Sergio Assad, Egberto Gismonti e Maximo Diego Pujol.
Oltre la Regione Sardegna, e l’assessorato degli Enti locali in particolare, il programma per l’apertura di Villa Pozzo è il frutto della collaborazione del dirigente, dei docenti e degli studenti della scuola primaria e secondaria del Canopoleno, del direttore, degli insegnanti e degli allievi del Conservatorio di Sassari e di Florgarden, che farà rifiorire il giardino della bella dimora.
Sassari – La Frumentaria
Sabato 22 marzo: 16 – 17 | domenica 23 marzo: 11 – 12
A cura della Delegazione FAI di Sassari
Oggi il Palazzo della Frumentaria rappresenta una preziosa testimonianza degli interventi pubblici apportati nel centro storico nel periodo di grandi trasformazioni urbanistiche vissuto dalla città di Sassari tra il XVI e il XVII secolo. L’edificio, che fino al 1833 era destinato all’ammasso (ensierro) del grano, raccoglieva e conservava per un anno l’importante riserva da utilizzarsi in caso di carestie o assedio. La Frumentaria fu costruita in due fasi, la prima dal 1597 al 1598 e la seconda dal 1607 al 1608. L’edificio è costituito da due stabili fra loro similari, strutturati su due piani non comunicanti, che presentano una differente impostazione degli spazi. Durante le Giornate FAI di Primavera, in collaborazione con il Comune di Sassari, la Frumentaria apre le porte ai visitatori per illustrare il progetto ITI Sassari Storica – Investimenti territoriali integrati, che prevede interventi conservativi di recupero, la riorganizzazione e l’adeguamento funzionale di tre spazi del centro storico connessi: il Palazzo della Frumentaria, l’ex Casotto Daziario di Porta Sant’Antonio e l’ex scuola di Sant’Apollinare. Grazie alla collaborazione del settore Lavori pubblici e del settore Cultura del Comune di Sassari, sarà raccontato l’obiettivo di restituire all’area e all’intera città un attrattore culturale, identitario e sociale fondato sull’innovazione dei mestieri tradizionali.
Alghero – La Biblioteca del Mediterraneo e l’archivio storico
Sabato 22 e domenica 23 marzo: 10 – 13 | 15 – 18.30
A cura della Delegazione FAI di Sassari
La Biblioteca del Mediterraneo, nel centro storico di Alghero, sorge nell’ex Complesso monastico di Santa Chiara e racchiude la Biblioteca Comunale “Rafael Sari” e la Biblioteca “Fernando Clemente” del Dipartimento di Architettura dell’Università di Sassari. L’ex monastero ospita anche l’Archivio storico comunale. La posizione, con vista sul porto di Alghero, accentua il fascino di questo polo culturale e di ricerca. Il progetto di restauro curato da Giovanni Maciocco rende la Biblioteca fra le più interessanti d’Europa sul piano architettonico.
L’intero complesso monumentale fu edificato a partire dagli anni ’40 del Seicento per accogliere la clausura delle monache Isabelline, giunte in città solo qualche anno prima ma ancora prive di una sede adeguata. L’edificio oltre al monastero comprendeva la chiesa di Santa Chiara, oggi Biblioteca Comunale “Rafael Sari”. Dopo la soppressione degli ordini religiosi e l’incameramento dei loro beni da parte dello Stato il complesso fu adibito ad Armeria del Regio Esercito Sabaudo, quindi, dal 1870, a Ospedale Civile. Abbandonato a seguito del trasferimento del nosocomio, dagli anni ’70 del Novecento il complesso decadde, subendo devastazioni e incendi fino al 2004, quando fu oggetto di un’importante opera di recupero conclusa nel 2015.
La visita alla Biblioteca del Mediterraneo e all’Archivio Storico Comunale è un’esperienza unica, un’occasione per esplorare una ricca collezione di documenti storici e scoprire la storia dell’ex complesso monastico. I visitatori attraverseranno le moderne architetture della Biblioteca, perfettamente integrate nell’edificio storico, e potranno vedere alcuni dei pezzi più importanti del fondo antico della “Rafael Sari”, che si compone di diversi manoscritti e di circa 2000 titoli fra incunaboli e altre edizioni antiche a stampa. Ciceroni d’eccezione gli studenti del Corso di Laurea magistrale in Scienze storiche e filosofiche del Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’Università di Sassari e gli studenti del Liceo Classico Europeo del Convitto Nazionale Canopoleno di Sassari, che completano così parte del loro Percorso per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO).
Le Giornate FAI di Primavera 2025 vedranno realizzarsi per la prima volta in Sardegna la collaborazione fra studenti delle superiori e studenti universitari, che si realizzerà proprio ad Alghero. Eccezionale, d’altro canto, è la presentazione in anteprima assoluta al pubblico di un prezioso manoscritto trecentesco, contenente testimoni inediti di Virgilio, Dante Alighieri e Francesco Petrarca, la cui recente scoperta ha assunto rilevanza a carattere internazionale per la caratura dei tre grandi autori e per la rarità dei testi coinvolti.
Le Giornate FAI offrono l’opportunità di accedere a questo raro patrimonio anche con una visita speciale, riservata agli iscritti FAI, domenica 23 marzo dalle 16 alle 17 e dalle 17 alle 18: l’evento, dal titolo “Dante ritrovato e saraceni in catene: Alghero crocevia del Mediterraneo”, vedrà la presentazione in anteprima assoluta del prezioso manoscritto con testi di Virgilio, Dante e Petrarca, e di altri materiali storici inediti a cura dei professori Andrea Lai (Università di Sassari) e Giuseppe Seche (Università di Cagliari). Sarà possibile partecipare fino a esaurimento posti prenotando al link https://faiprenotazioni.fondoambiente.it/evento/il-codice-medioevale-30453
L’appuntamento è reso possibile dal Comune di Alghero, dai direttori della biblioteca “Rafael Sari”, dell’Archivio storico comunale e della Biblioteca “Fernando Clemente”, dal Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’Università di Sassari, dal Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali dell’Università di Cagliari e dal Rettore del Canopoleno.