Presentata l’edizione 2025 di ‘Noi Camminiamo in Sardegna’, conferme e novità. L’assessore Cuccureddu: “Modello inedito di turismo lento e sostenibile”
Presentata l’edizione 2025 di ‘Noi Camminiamo in Sardegna’, conferme e novità
Cuccureddu: “Modello inedito di turismo lento e sostenibile”
Milano, 15 marzo 2025 – La quarta edizione di Noi Camminiamo in Sardegna è stata ufficialmente presentata oggi nell’ambito della Fiera dei Grandi Cammini a Fa’ la cosa giusta! di Milano. L’evento, promosso dalla Regione Sardegna per valorizzare il turismo lento e sostenibile, si terrà dal 1° al 5 ottobre 2025 con un programma rinnovato e caratterizzato da numerose novità.
“Il nuovo approccio della Sardegna al mercato turistico si basa sulla strutturazione di prodotti tematici che non siano più solo complementari al turismo marino-balneare, ma che diventino vere e proprie motivazioni di viaggio. In questo contesto si inserisce il turismo slow, un asset strategico per la nostra Regione, di cui Noi Camminiamo in Sardegna è un progetto chiave – ha dichiarato l’Assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, Franco Cuccureddu –. La combinazione di natura incontaminata, itinerari storici e il coinvolgimento attivo delle comunità locali rende questa manifestazione un esempio virtuoso di turismo sostenibile e consapevole. Un progetto unico in Italia, che ha tracciato la strada per un nuovo modello turistico. Vogliamo che chi sceglie la nostra Isola lo faccia per vivere un’esperienza autentica, in armonia con il territorio e nel rispetto delle sue tradizioni. Questa iniziativa rafforza il ruolo della Sardegna nel panorama turistico nazionale, proponendo un modello concreto di turismo attrattivo durante tutto l’anno”.
“Grazie a Noi Camminiamo in Sardegna abbiamo introdotto un format innovativo che va oltre la semplice escursione – ha affermato Renato Tomasi, responsabile del progetto di valorizzazione del turismo lento e sostenibile –. Questa iniziativa non è solo un cammino, ma un viaggio esperienziale che mette al centro le identità locali, coinvolgendo attivamente le comunità ospitanti. Un modello che promuove il turismo lento e contribuisce attivamente alla crescita economica e culturale dei territori attraversati, offrendo ai partecipanti un’immersione autentica nella storia e nelle tradizioni della Sardegna”.
LE NOVITÀ 2025. L’edizione 2025 si distingue per una serie di innovazioni che arricchiscono ulteriormente l’esperienza dei partecipanti. Quest’anno, per la prima volta, i partecipanti potranno camminare lungo 16 itinerari interamente ed esclusivamente a piedi, senza l’ausilio di transfer, favorendo così un’esperienza ancora più immersiva e autentica nei territori attraversati. Inoltre, sabato 4 ottobre l’evento si aprirà a tutti: appassionati di trekking, delegazioni e camminatori potranno partecipare liberamente, superando la formula delle scorse edizioni riservata solo a giornalisti, influencer ed esperti del settore.
Un’altra novità riguarda la possibilità di percorrere alcuni percorsi in bici, tra cui la Ciclovia del Cammino Minerario di Santa Barbara, insignita di una menzione speciale in occasione dell’Oscar italiano del cicloturismo 2024. Un’opportunità in più per gli amanti delle due ruote che desiderano esplorare il territorio in modalità slow.
Per la prima volta, inoltre, la Regione Sardegna inviterà i gestori dei Cammini e delle Destinazioni di pellegrinaggio a candidarsi per testare percorsi accessibili e inclusivi, con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità e garantire a tutti, indipendentemente dalle proprie esigenze, la possibilità di vivere un’esperienza di viaggio sostenibile.
SLOW TOURISM, ASSET STRATEGICO REGIONALE. “Abbiamo deciso di aprire questa esperienza straordinaria a tutti coloro che vogliono vivere la Sardegna in cammino, non più solo agli addetti ai lavori – ha proseguito l’Assessore Cuccureddu –. Si tratta di un passo importante per il turismo slow della nostra Isola: vogliamo offrire a sempre più persone l’opportunità di immergersi nei nostri territori in modo autentico, camminando tra paesaggi straordinari e comunità accoglienti. Questo evento non è solo un viaggio nella natura, ma un’esperienza di cultura, enogastronomia e spiritualità che esalta l’identità profonda della Sardegna”.