Visioni Sarde Si Ferma A Meana Sardo
Visioni Sarde Si Ferma A Meana Sardo
Proiezioni il 18, 25 e 28 marzo presso Domo de Molìnu
di Bruno Mossa
A pochi giorni di distanza dalle proiezioni in Algeria e Irlanda la rassegna Visioni sarde torna in Sardegna, a Meana Sardo. Una concomitanza che evidenzia la capacità del cinema di superare i confini e di portare emozioni e tematiche in ogni angolo del pianeta.
Meana Sardo per presentare il meglio del cinema in formato breve prodotto nell’isola si fa in tre suddividendo i titoli nelle seguenti serate:
– mercoledì 19 marzo: Quello che è mio, Giù cun Giuali e Spiaggia libera;
– martedì 25 marzo Tilipirche, Incappucciati, Foschi e La punizione del prete;
– venerdì 28 marzo: Ranas, Dalia e Ti aspetto qui.
Tutte le proiezioni avranno luogo presso “Domo de Molìnu” grazie alla disponibiltà del Comune di Meana Sardo.
Con il coordinamento di Mario Faedda organizzano le serate il Sistema Bibliotecario Territoriale Gennargentu – Mandrolisai e la Biblioteca Comunale di Meana Sardo in collaborazione con l’Associazione Culturale Circolo del Cinema S’Andala.
Si partirà quindi alle 18:30 del 19 marzo con i seguenti titoli:
– Quello che è mio (Italia/19′) di Gianni Cesaraccio. Quattro malati terminali viaggiano per un paesaggio rurale, armati fino ai denti, compiendo una rapina dietro l’altra. Sono amici, colleghi: ex soldati che si sono ammalati in missione. Dovranno superare i loro limiti e le loro paure per riuscire a dare forza e dignità ai loro ultimi giorni;
– Giù cun Giuali (Italia/3′) di Michela Anedda. Due cugini sono diversissimi tra loro: uno è pulito e ordinato, l’altro è sporco e irriverente. Giocando, trovano un modo per andare oltre le apparenze.
– Spiaggia libera (Italia/16′) di Ludovica Zedda. Su una spiaggia deserta, tra il rumore delle onde e la luce del sole, Roberto e Matilde trascorrono una giornata estiva apparentemente tranquilla tra padre e figlia. Lui è sognatore ad occhi aperti, un uomo che vive costantemente nei ricordi del passato. Lei è una ragazzina scontrosa e ribelle che sta attraversando quella strana transizione dall’età infantile a quella adolescienziale. Dietro ai ricordi di uno e ai silenzi dell’altra, si cela la paura di affrontare un argomento critico per entrambi.
Visioni sarde è un progetto regionale che, ai sensi della Legge Regionale n.7/1991 art. 19, fruisce dei contributi della Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato del Lavoro. È inserito nell’ambito del Festival Visioni Italiane diretto da Anna Di Martino ed è realizato dalla Cineteca di Bologna con il Circolo “G.Dessì’ di Vercelli.