“È in arrivo un pesante stop per il ‘poltronificio Todde’. Hanno ritardato deliberatamente il documento di programmazione più importante della Regione, la Finanziaria, per approvare la pseudo-riforma della sanità firmata dall’assessore ‘a tempo’ Bartolazzi, voluta esclusivamente per commissariare i direttori generali delle aziende sanitarie e per partecipare, nel più breve tempo possibile, alla spartizione delle poltrone. Ma oltre a conseguire il record del quarto mese di esercizio provvisorio, con tutte le pesanti conseguenze che ne sono derivate, stanno per raggiungerne un altro: l’ennesima legge regionale impugnata dallo Stato. A riprova di una Giunta regionale e di una maggioranza che si stanno dimostrando inadeguate”. Così Corrado Meloni, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ha commentato la richiesta dell’ufficio legale del Ministero della Salute al Consiglio dei Ministri di impugnare la legge, approvata lo scorso 11 marzo, davanti alla Corte Costituzionale perché i “commissariamenti sono incostituzionali”.
“Non solo inadeguati, ma pure distratti. Infatti, il Ministero scrive anche che, nonostante la nota ministeriale del 1 aprile, la Regione non ha dato alcun ‘riscontro ai chiarimenti richiesti al fine di escludere profili di incostituzionalità’ – ha aggiunto Meloni – Eppure, dai banchi della minoranza di centrodestra gli inviti a ritirare il disegno di legge si sono ripetuti sin dall’esame in Commissione e poi in Aula. Avrebbero potuto evitare l’ennesima pessima figura della Giunta Todde e del ‘campo largo’ che la sostiene”.
“Intanto, i sardi aspettano atti concreti per porre rimedio a un servizio sanitario regionale in piena confusione e disarmo, come dimostrano anche le risorse insufficienti messe in campo dalla Giunta per affrontare le emergenze della sanità isolana: liste d’attesa infinite, carenza di medici e personale sanitario, stipendi inadeguati a frenare l’emorragia di professionalità che fuggono dal pubblico al privato”, ha concluso il consigliere di FdI.