La difficoltà di gestione dell’epidemia in corso è il banco di prova degli effetti dei tagli esercitati nel tempo sulla Sanità pubblica. Le regioni ricche d’Italia fanno mea culpa e si pensa a nuove misure di potenziamento, in Sardegna, a colpi di Note istituzionali, si decretano ennesimi tagli sugli ospedali già in ginocchio.

“Un paziente psichiatrico è arrivato al Pronto Soccorso dell’ospedale Sirai di Carbonia – la notte tra l’11 e il 12 marzo – accompagnato dai Carabinieri, i quali poi sono dovuti andare via per effettuare altri interventi. Il paziente psichiatrico intanto è andato in escandescenza aggredendo il personale sanitario prima verbalmente, poi lanciando oggetti e infine aggredendo gli operatori sanitari fisicamente, provocando la frattura a una gamba di un medico, contusioni alla spalla a un altro medico psichiatra – chiamato dai medici del pronto soccorso per consulenza – e infine la distorsione di un dito della mano a un infermiere. Intanto, come se non bastasse, al pronto soccorso era contemporaneamente presente un altro paziente al quale è stato effettuato il tampone per sospetta positività al Coronavirus”.