“I politici li hanno sulla coscienza. Rispediamo al mittente i messaggi di cordoglio. Pronti a rivolgerci direttamente ai cittadini”.
Il Questore dottor Giuseppe Petronzi apre le porte della Questura: “Per noi una procedura insolita, ma vogliamo dare a tutti i presenti la possibilità di portare la loro vicinanza ai caduti.”
“Siamo profondamente e totalmente sconvolti per quanto accaduto a Trieste, dove ancora una volta si è consumata una tragedia immane ai danni di servitori dello Stato intenti a svolgere il proprio Dovere. La nostra vicinanza e la nostra solidarietà vanno ai familiari dei due agenti deceduti e anche al loro collega rimasto ferito”.
“Un agente e un agente scelto, giovanissimi, di soli 27 e 31 anni, morti, e un altro agente ferito a una mano. È devastante il bilancio della tragedia verificatasi oggi a Trieste, dove un uomo, condotto in questura assieme al fratello perché sospettati di aver sottratto uno scooter a una donna a un semaforo, si è impossessato di un’arma e ha fatto fuoco in Questura. È un lutto che sconvolge l’intera Polizia, ma il nostro dolore, profondissimo, non sarà mai abbastanza a fronte di quello dei familiari dei nostri colleghi Pierluigi e Matteo e delle rispettive compagne, a cui ci stringiamo con tutta la forza della nostra fratellanza per questi giovani eroi, vittime del loro spirito di servizio e del loro fedele svolgimento del dovere”.